Il day after di Viola-Basket School Messina continua a generare grandi polemiche che macchiano il finale di un derby bellissimo, accesso e dall’alto contenuto tecnico e agonistico. Arrivata la decisione del Giudice Sportivo in merito a quanto scritto dagli arbitri, ricordiamo Federico Puglisi di Aci Catena e Amir Shamsaddinlou di Messina, riguardo i momenti di tensione del finale di partita.
Incredibile ma vero, nel dispositivo del Giudice Sportivo le sanzioni sono quasi tutte a senso unico: Viola letteralmente bersagliata. Si comincia con un’ammenda di 225 euro per offese collettive e frequenti da parte del pubblico agli arbitri (di certo non giustificabili ma, a onor del vero, i due fischietti ci hanno capito poco: clamorosa la rimessa data a Messina, poi corretta, su tripla sbagliata da un giocatore di Messina…).
Si prosegue poi con inibizione fino all’8 dicembre 2024 per Domenico Porcino (con aggravante per il ruolo di dirigente, club manager ndr), per aver colpito con un pugno in pieno viso, all’altezza dell’occhio, ma senza causare danni, un giocatore avversario.
PalaCalafiore squalificato per 4 gare a causa dell’invasione di 20-30 tifosi locali che avrebbero “minacciato i tesserati avversari impedendo il rientro negli spogliatoi: in particolare, uno degli invasori colpiva con un calcio il giocatore numero 7 della Basket School Messina“. Essendo la sanzione superiore alle 3 giornate andrà scontata in campo neutro e la società dovrà pagare 1500 euro di ammenda per ogni giornata (6000 euro ai quali si aggiungono altri 6000 euro per l’invasione di campo con aggressione). Le partite dovranno essere giocate in campo neutro, ad almeno 30 km da Reggio Calabria e a porte aperte: probabile sede il PalaGiovino di Catanzaro.
Due giornate di squalifica per Nikola Ivanaj per atti di violenza di tesserati contro altri tesserati, non in fase di gioco, determinando una successiva rissa.
E Messina? Se l’è cavata con una giornata di squalifica a Miaffo che ha reagito a una violenza subita. Poco o nulla. Il gesto di Di Dio verso il pubblico reggino (un invito a rivederci nuovamente, parafrasiamo) non è stato visto o non risulta passibile di sanzione? Nulla sugli insulti razzisti a Idiaru (niente audio?).
Di sicuro, la ‘colpa’ della Viola è quella di aver tenuto le maglie larghe nel post partita concedendo a qualche tifoso di entrare in campo per scattare un selfie e festeggiare insieme ai giocatori nel solito clima di festa successivo alle partite neroarancio nel quale, va sottolineato, non è mai accaduto un singolo episodio di violenza. Prima di ieri notte.
L’augurio è che vengano presi provvedimenti al riguardo. Per il resto, la decisione del Giudice Sportivo sembra alquanto sbilanciata: il quadro che ne viene fuori è quello di una Viola che, nonostante la vittoria, abbia cercato un pretesto per accendere una rissa mentre Messina, molto polemica per tutto l’arco della gara, si sia limitata a subire. La speranza è che il ricorso della Viola possa, quantomeno, ridurre la gravità delle decisioni prese.