Ore di attesa, aliscafi soppressi e lavori: così i pendolari chiedono il Ponte sullo Stretto. La testimonianza

Ponte sullo Stretto, la testimonianza dell'Architetto pendolare Clarastella Vicari Aversa: oggi ancora disagi, sospensioni, lavori

StrettoWeb

Il Ponte sullo Stretto è importante per tanti motivi. Il primo è la continuità territoriale, per garantire a milioni di persone di poter attraversare i 3 chilometri di mare senza disagi, attese, imprevisti dell’ultim’ora. Perché oggi è così, al netto della narrazione propagandistica di chi porta avanti tesi e ideologie alimentando solo clamorose bufale, puntualmente smentite. I Ponti hanno sempre unito e nel 2024, in uno dei paesi più sviluppati dell’Europa e del mondo, è assurdo che ancora non sia in piedi un collegamento stabile che permetta alla Sicilia di unirsi al resto d’Italia.

A chiederlo sono anche e soprattutto quei pendolari che ogni giorno attraversano lo Stretto, per studio o lavoro. Necessità di vita, insomma. Gente che quotidianamente attende ai moli al freddo di gennaio o al caldo di luglio, sorbendosi scioperi, ritardi, disagi, caos, mare mosso, pioggia, sole cocente. Tutto. Sono loro a chiedere in primis il Ponte, non di certo chi lo Stretto non lo ha mai attraversato in 50 anni, non di certo chi questo territorio non lo conosce e non ci vive.

Clarastella Vicari Aversa: “col Ponte non si toglieranno passeggiate ed arancini”

C’è una testimonianza eloquente, di queste ore, postata da una pendolare sui social. “Continui disagi per i pendolari dello Stretto di Messina. In orario di punta un’ora di attesa di aliscafo perché la corsa delle 8:15 viene soppressa (succede troppo spesso) e primo orario utile 8:40. Non c’è terminal di attesa per lavori in corso e poche panchine sul molo per i primi fortunati. Il Ponte sullo Stretto di Messina non serve solo a chi viene in vacanza e vuol fare lenta passeggiata sullo Stretto! Col Ponte non si toglieranno passeggiate ed arancini a nessuno ma non togliete a chi ne ha diritto (soprattutto per lavorare) la possibilità di collegamenti come nel resto del mondo”.

La pendolare in questione è Clarastella Vicari Aversa, Architetto messinese conosciuto anche per aver dato il via alle indagini del caso “Magnifica” all’Università Mediterranea di qualche anno fa. Vicari Aversa per lavoro viaggia continuamente, attraversando lo Stretto dalla sua Messina a Reggio Calabria e viceversa. Di giorno, di sera, in ogni stagione, e non lo fa certo per divertimento. Il suo appello è pubblico; lei si fa portavoce di tanti altri nella sua stessa situazione. Silenti, sì, ma non per questo meno importanti di quei pochi, invece, che ideologicamente pensano di poter stravolgere tutto con un po’ di rumore e continue fake news. Chissà a quante imprecazioni si lascerebbero andare, questi No Ponte, se si dovessero ritrovare con un cartello del genere affisso alla vetrata della biglietteria del Porto. E non è di certo un caso, oggi. L’ha postato proprio l’Architetto, accompagnato al post.

corsa aliscafi sospesa

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