Campus Universitario a Reggio Calabria, Massimo Canale: “bene Cannizzaro, ma l’approccio è da fine ‘800…”

L'ex candidato a Sindaco di Reggio Calabria, Massimo Canale, interviene in merito all'emendamento Cannizzaro sul Campus Universitario

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“Dalle dichiarazioni dell’On. Francesco Cannizzaro sembrerebbe che il campus universitario sarebbe utile a far rimanere a Reggio i nostri figli, che non dovrebbero più emigrare per studiare, oltre che ad accogliere studenti fuori sede. Ora, che il campus sia una cosa buona e giusta non ci piove ma credo che le dichiarazioni di Cannizzaro tradiscano un approccio limitato e miope al tema dell’emigrazione universitaria. Si va a studiare fuori non (solo) alla ricerca di una migliore offerta formativa ma soprattutto perché altrove sussistono le condizioni per un più agevole ingresso nel mondo del lavoro”. Comincia così l’intervento sui social di Massimo Canale, ex candidato a Sindaco di Reggio Calabria.

Canale interviene in merito all’emendamento di 4 milioni ottenuto dall’Onorevole Cannizzaro per il progetto del Campus Universitario a Reggio Calabria. “L’ateneo reggino è di buon livello e comunque capace di garantire a chi ne abbia voglia una formazione adeguata, ma il problema è piuttosto che una volta usciti dall’università i nostri ragazzi non trovano una collocazione adeguata al corso di studi che hanno intrapreso. Ciò significa che Cannizzaro, tanto bravo e intraprendente, potrebbe rivolgere le proprie attenzioni al tema della formazione universitaria e del lavoro con idee e occhi nuovi. Il suo è un approccio da fine ottocento, aggiunge Canale.

“Dovremmo essere capaci di sollecitare i nostri atenei a stilare accordi con il mondo delle imprese reggine e calabresi affinché – una volta laureati ma anche nel corso degli studi – i giovani calabresi possano formarsi lavorativamente, si da intraprendere una propria carriera. Un esempio: intercettare la “domanda di Mediterraneo” che proviene dal resto di Europa e che anche grazie a Ryanair conduce tanti turisti nella nostra Città sarebbe un’ottima cosa; viceversa, una volta giunti a Reggio i turisti si scontrano con la difficoltà titanica di raggiungere il resto della Provincia o, più semplicemente, di trovare un taxi ad attenderli. Allora investire intelligenza e risorse per creare un indotto turistico all’altezza della rinnovata domanda sarebbe utile oltre che intelligente. E anche la formazione universitaria dovrebbe ri-calibrarsi sulla proposta turistica fornendo corsi di formazione e laurea nelle materie connesse”, continua.

“In altre parole in mancanza di un rinnovato approccio politico sarebbe sarebbe come voler fare un corso di curling a Roccella jonica. Ancora, siccome la sanità calabrese è in mano alla medesima parte politica dell’onorevole Cannizzaro, non sarebbe più intelligente immaginare un sistema per inserire gradualmente i nostri studenti di medicina nelle strutture sanitarie pubbliche? Anche tramite stage formativi di alto livello in grado di prepararli alle tecniche più all’avanguardia delle scienza medica. I nostri giovani medici troverebbero in Calabria (e non in Veneto o in Lombardia) il luogo ideale per esercitare il loro talento e – una buona volta per tutte – l’emigrazione sanitaria potrebbe iniziare a seguire la rotta inversa: da Nord verso Sud. Sognare e immaginare il futuro non costa nulla ma è ciò che ogni politico dovrebbe fare per guadagnarsi da vivere”, chiude la sua riflessione.

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