Questa mattina l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ha presentato un “nuovo sistema di raccolta dei rifiuti“, circostanza già di per sé particolarmente emblematica dei precedenti fallimenti di una classe dirigente che governa la città da oltre dieci anni e ha già annunciato almeno altri tre “nuovi sistemi di raccolta dei rifiuti” tutti falliti nell’atavica emergenza di una città lurida e degradata. Ma a prescindere da questo, è ancora più grave quanto è accaduto durante la conferenza stampa: il Sindaco Falcomatà e il vice Sindaco Brunetti hanno utilizzato toni e parole totalmente irriguardosi nei confronti della giornalista di RTV Emilia Condarelli.
Un vero e proprio attacco alla professionalità giornalistica e in modo particolare con scarso rispetto nei confronti delle donne, proprio da parte degli esponenti del partito che urla al patriarcato e porta la bandiera del politicamente corretto. Emilia Condarelli, infatti, dopo che la conferenza stampa si dilungava per tempi enormi (oltre un’ora e mezza) a causa del coinvolgimento di comitati di quartiere e cittadini, chiedeva semplicemente la possibilità di fare un’intervista per chiudere il servizio e mandarlo in onda al telegiornale. Con le solite faccine supponenti e arroganti (vedi video in coda all’articolo), Falcomatà e Brunetti si sono opposti e Condarelli ha chiesto rispetto per la categoria. “Se è una conferenza stampa devono esserci soltanto i giornalisti accreditati, se è un dibattito pubblico lo comunicate e lo sappiamo”. A quel punto Falcomatà rimprovera la giornalista di essere arrivata “in ritardo” rispetto alla “convocazione” (!!!! Da 10 anni le conferenze stampa iniziano in ritardo con i giornalisti che attendono l’arrivo del Sindaco!!! Ndr), ma lei rilancia dicendo che “non siamo a scuola, non siamo neanche tenuti a venire ai vostri eventi, voi non ci convocate, semmai ci invitate, e solo per la nostra presenza dovreste ringraziarci perchè significa che decidiamo di darvi visibilità”. Falcomatà risponde che “nessuno ve lo chiede”, come a voler invitare la giornalista ad andare via, e la chiama “signora”. Lei giustamente si arrabbia e pretende rispetto: “giornalista, non signora”. E’ curioso che proprio dagli esponenti della sinistra, così attenti al politicamente corretto e pronti ad urlare al “patriarcato” in ogni dove, poi nel quotidiano arrivino questi comportamenti così irrispettosi proprio nei confronti delle donne.
Ancora più grave la chiosa finale di Brunetti, che effettivamente recepisce le istanze di Condarelli, rimanda i cittadini a futuri dibattiti pubblici confermando la natura di “conferenza stampa” solitamente riservata ai giornalisti accreditati, ma poi se la prende incredibilmente ancora con la giornalista di RTV, etichettando “chi viene di proposito a destabilizzare un ambiente”.
Come al solito, per questi Amministratori, tutti coloro che non sono amici diventano automaticamente nemici. I problemi con i giornalisti dell’Amministrazione Falcomatà si rinnovano, oltre dieci anni dopo l’inizio di questa stagione amministrativa non si sono ancora abituati ad avere rispetto di una professionalità come quella giornalistica che in premi e convegni dipingono come “baluardo della democrazia” ma soltanto quando è praticata da amici “rossi e blu”.