La Nipitiddata messinese

La Nipitiddata messinese: ricetta, ingredienti, curiosità, preparazione e consigli utili

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La Nipitiddata messinese è un dolce tipico della tradizione siciliana, amato e preparato con dedizione durante le festività natalizie, in particolare dell’ Immacolata. Questo biscotto di frolla racchiude un ripieno ricco di sapori che racconta la storia e cultura di un’isola vivace e generosa.

Sebbene la Nipitiddata sia particolarmente associata all’Immacolata e al Natale, il suo consumo non si limita a queste festività. Grazie alla sua ricchezza e bontà , questo dolce è presente anche in altre  ricorrenze familiari, testimonianza dell’importanza dei legami e delle tradizioni culturali.

Qui la trovate in versione senza glutine, senza burro, senza lattosio e senza lievito.

Questa versione è stata sviluppata da me per soddisfare le esigenze delle persone che soffrono, come me, di intolleranza al glutine, permettendo loro di godere di queste prelibatezze senza rinunciare al gusto e alla golosità.

CURIOSITA’:

Malgrado l’incertezza che avvolge le sue origini, le fonti storiche e le tradizionali popolari offrono spunti interessanti, attribuendo la sua nascita a diverse influenze culturali che si sono susseguite nel corso dei secoli.

Alcune fonti sostengono che la nipitiddata possa risalire all’epoca greca, quando la Sicilia, colonizzata dagli ellenici, ha cominciato a sperimentare nuove tecniche di cucina dolciaria. Con l’arrivo dei Romani, la tradizione dolciaria si sarebbe ulteriormente evoluta grazie all’integrazione di nuovi sapori  e ingredienti.

Un’altra corrente di pensiero attribuisce l’origine della nipitiddata  alle influenze arabe, che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla cucina siciliana.

INGREDIENTI:

Farina mix per pasta frolla  300 g.

Zucchero bianco semolato 100 g.

Olio di semi 80 ml.

Uova 2.

Per la farcia :

Mandorle sgusciate tritate 100 g.

Gherigli di noci tritati 100 g.

Scaglie  di cioccolato 50 g.

Uva passa ( ammollata) 50g.

Confettura di fichi 150 g.

Scorza d’arancia grattugiata 1.

Cannella q.b.

Per decorare:

Zucchero a velo qb. (senza glutine).

PREPARAZIONE DELLA NIPITIDDATA :

Iniziate preparando la frolla senza glutine.

In una ciotola capiente lavorate le uova con lo zucchero, aiutandovi con una frusta manuale.

Successivamente aggiungete  l’olio e mescolate.

Aggiungete la farina mix per frolla, ed iniziate a impastare con le mani il tutto con forza ed energia fino a creare un panetto liscio e omogeneo. Se il panetto dovesse risultare un po’ appiccicoso aggiungete un po’ di farina farina mix per frolla, fino a quando non otterrete un panetto elastico e lavorabile.

Questo tipo di frolla, proprio per l’aggiunta dell’olio al posto del burro, non necessita di riposo in frigo e la potete usare subito.

Se volete potete leggere la preparazione di un altro dolce di frolla a questo link

Adesso preparare la farcia della Nipitiddata.

In un mixer  o robot da cucina tritate le mandorle e i gherigli di noci insieme ad un cucchiaino di zucchero.

Mettete il trito di frutta secca, in una ciotola insieme alle scaglie di cioccolato, l’uvetta passa, la confettura di fichi, la scorza d’arancia e la cannella.  Amalgamate bene il tutto.

Stendete la pasta frolla con il mattarello, su un piano da lavoro  e con lo stampo a mezza luna ( quello dei panzerotti ) ricavate dei dischi. Procedete così fino a ultimare tutta la frolla. Adagiate al centro di ciascun disco, un cucchiaino di farcia di frutta secca .

Chiudeteli come un fagottino  così da sigillare il ripieno all’interno della frolla. Sistemate le Nipitiddate  su una teglia, precedentemente foderata con della carta da forno.

Infornatele in forno statico, precedentemente riscaldato, a 180 ° per 20 minuti.

Trascorso il tempo di cottura, sfornateli e lasciateli raffreddare prima di toglierli dalla teglia.

Spolverizzateli con dello zucchero a velo, sistemateli su un vassoio et voilà la Nipitiddata messinese  senza glutine è  pronta per essere gustata !

BUON APPETITO!

CONSIGLIO:

Conservate i biscotti in un contenitore con il coperchio per preservarne la croccantezza.

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