Come se non bastassero i dati, i numeri, le dichiarazioni, i fatti, c’è un ulteriore segnale di quanto il Governo italiano attenzioni il Sud Italia. A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, infatti, Giorgia Meloni ha mantenuto in capo a sé il coordinamento delle politiche per il Sud. Se ne vuole occupare in prima persona, senza alcuna delega, perché negli obiettivi dell’esecutivo c’è il rafforzamento dello sviluppo del Mezzogiorno.
Come? Attraverso gli sforzi, i programmi in atto e le proposte in particolare su incentivi, infrastrutture e investimenti. L’impegno per l’Alta Velocità fino all’estremo Sud, quindi per il Ponte sullo Stretto, ne sono la prima testimonianza. Il Governo sa che lo sviluppo del Sud passa innanzitutto dai trasporti, affinché il livello nel Meridione si alzi ed eguagli quantomeno quello del Nord. Strade (investimenti per la SS 106 in Calabria), ferrovie e ogni altro tipo di investimento non possono far altro che ridurre le distanze e le disuguaglianze. E a questo vanno aggiunti i dati sul Pil che dimostrano come il Mezzogiorno cresca più del Nord nel 2024.
Non molto tempo il Premier affermava in tal senso: “nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’Italia, con Pil e occupazione in crescita sopra la media nazionale e un forte impulso alle esportazioni”. È intenzione della premier, concludono le stesse fonti, “procedere su questo percorso con ancora maggiore determinazione”.