La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha affidato i lavori di consolidamento da effettuare sulla via Francesco Todaro a Tripi, comune del Messinese. Si tratta dell’arteria sulla quale si trovano i locali attualmente occupati dall’Amministrazione comunale. L’intervento, così come stabilito al termine delle procedure di gara effettuate dagli uffici diretti da Sergio Tumminello, sarà eseguito dalla Costruzione Green di Cammarata che, sulla base del ribasso offerto, avrà a disposizione un budget di 876 mila euro. La via Todaro è sorretta da un muraglione in pietrame che le infiltrazioni d’acqua hanno reso col passare del tempo sempre più instabile, con il rischio che un ulteriore indebolimento possa provocarne, prima o poi, il collasso.
La soddisfazione di Schifani
“Ci accingiamo a realizzare – sottolinea Schifani – un’operazione di prevenzione che, come sempre, resta l’arma più efficace contro ogni potenziale disastro. Le opere che stanno per partire, oltre a salvaguardare l’incolumità pubblica in questa zona nevralgica del centro abitato, permetteranno alla macchina amministrativa locale di proseguire senza pause la propria attività, scongiurando il ripetersi di un nuovo trasferimento di tutto il personale così come avvenne diversi anni fa”.
Le prime avvisaglie di movimenti franosi in quest’area risalgono al 1988 e già allora il Comune si adoperò per contrastare i cedimenti in corso. Adesso, grazie all’intervento disposto da Palazzo d’Orleans, l’antica parete sarà definitivamente stabilizzata attraverso una paratia di circa trenta metri da posizionare alle sue spalle, in modo da non intaccarne il prospetto. Inoltre, sarà realizzato a monte un canale drenante per intercettare le acque del sottosuolo e convogliarle correttamente nell’impluvio che si trova a valle.
“A Tripi – conclude il presidente – stiamo lavorando per archiviare tutte le situazioni di pericolo esistenti, così come dimostra l’altro intervento in corso sul costone roccioso su cui si erge il castello e quello che abbiamo finanziato per mettere in sicurezza la zona del paese in cui sorgevano i locali dell’ex municipio, irrimediabilmente lesionati da movimenti franosi. Qui, come in ogni altro agglomerato urbano dell’Isola, la nostra attenzione resta altissima”.