Anche questa volta, come in altri recenti episodi avvenuti in provincia di Messina, la truffa del finto Carabiniere non ha funzionato, anche perché la vittima, una donna di 70 anni, ha intuito subito il raggiro e, anche grazie alle informazioni ricevute dai Carabinieri, quelli veri, nel corso di una campagna informativa a cui aveva partecipato e che si era tenuta in un punto di aggregazione di Brolo nello scorso mese di agosto, ha adottato le giuste precauzioni che hanno permesso di sventare il raggiro architettato dai malfattori e dare avvio alle indagini.
L’anziana è stata adescata con un sms al suo cellulare
L’anziana è stata adescata con un sms al suo cellulare, in cui le veniva comunicato che il suo conto corrente era stato sequestrato perché risultavano essere stati effettuati acquisti sospetti. Successivamente, la donna è stata contattata da un finto maresciallo dei Carabinieri che, da un numero fisso, ha richiesto il prelevamento di una somma di denaro che sarebbe poi servita per procedere al dissequestro. Sul telefono della donna, la chiamata, come già avvenuto in altri casi, risultava il numero di una Stazione Carabinieri, nello specifico quella Brolo, sicuramente fatto apparire dai truffatori tramite applicazioni scaricabili da internet.
Resasi conto di essere stata vittima di un tentativo di truffa, la settantenne ha interrotto i contatti con i malfattori e ha avvisato immediatamente il 112. La donna aveva infatti, che aveva partecipato a uno degli incontri sul tema organizzati dai militari della Stazione Carabinieri di Brolo nella scorsa estate, ha ricordato il modo con cui vengono commesse queste truffe, spesso ai danni di persone di una certa età e in cui si simulano incidenti stradali o vicende giudiziarie in cui sono coinvolti partenti o l’esposizione a rischio di conti bancari, tutte cose inventate da questi malviventi, che fanno finta di essere Carabinieri, avvocati o dirigenti di banca, con il fine fraudolento di prendere soldi, denaro o ottenere bonifici, anche consistenti.
Quanto accaduto dimostra quanto sia importante parlare di questo fenomeno. Ovviamente, come più volte ripetono i Carabinieri in occasione degli incontri con gli anziani sul tema delle truffe, è fondamentale chiamare nell’immediatezza il 112, sia da parte di chi ha subito un tentativo di una truffa e sia da parte di chi, purtroppo, si è accorto di esserne stato vittima; la chiamata al numero di emergenza infatti può consentire ai militari dell’Arma e alle altre Forze di Polizia di intervenire subito e individuare con rapidità i responsabili. La collaborazione delle vittime e di tutti i cittadini informati su eventi o situazioni fraudolente diventa spesso indispensabile.