“Visto che i conti di bilancio lo permettono, perché non dare un segnale alle famiglie abbassando le tariffe del servizio di mensa scolastica?”. E’ questa la richiesta formalizzata dal consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, al neo assessore alla pubblica istruzione Liana Cannata durante il suo debutto con questa delega nella competente Commissione consiliare. “Come è noto – spiega Gioveni – essendo il Comune di Messina ancora un Ente strutturalmente deficitario, è obbligato per legge a garantire nel suo complesso la copertura minima del 36% dei costi dei servizi a domanda individuale attraverso la compartecipazione”.
“Ebbene, come ho avuto modo di dire in Aula anche al sindaco e ribadito adesso all’assessore Cannata – prosegue il consigliere – analizzando politicamente gli incassi e i costi di questi servizi, oltre a quello della cremazione e dei trasporti funebri che rispettivamente con i loro 103,76% e 91,41% alzano certamente la media rispetto ai troppo bassi 17,34% degli impianti sportivi e 18,57% delle case di riposo per anziani, non si può non guardare con favore i dati delle mense scolastiche che si mantengono ad un più che discreto 42,78%. Da qui – insiste l’esponente di FdI – nasce la proposta di diminuire le tariffe del servizio di refezione scolastica, visto che si va da un minimo di 0,50 euro al giorno per i nuclei con valore Isee fino a 2000 euro ad un massimo di 5,30 euro al giorno per i nuclei con valore Isee a partire da 25000 euro (naturalmente con riferimento a un solo figlio!)”.
“Devo dire che ho accolto di buon grado, rispetto a questa proposta – conclude Gioveni – l’apertura dell’assessore Cannata, anche perché l’Amministrazione, forte di queste percentuali incoraggianti (si pensi, per esempio, all’incredibile 256,74% di fiere e mercati che certamente compenserebbero l’eventuale diminuzione di percentuale del servizio mensa dovuto all’auspicabile riduzione delle tariffe) sarebbe certamente in grado di dare un segnale concreto a tante famiglie”.