E’ scontro tra il sindaco di Messina, Federico Basile ed il subcommissario al Risanamento, Marcello Scurria. In una lettera che il primo cittadino ha spedito al presidente della Regione Schifani ha accusato Scurria di aver partecipato e vinto l’asta giudiziaria sull’acquisto degli immobili di via Bisignano a Contesse. Basile non le manda a dire parlando di “danno erariale”.
La replica di Scurria
La replica del subcommissario Marcello Scurria è stata immediata: “il nostro ufficio non è una partecipata del Comune ma è un ufficio del governo. L’asta? Non sapevo avrebbe partecipato anche il Comune ma pur sapendolo avrei partecipato ugualmente perché altrimenti potevano esserci gli estremi di una turbativa d’asta. Danno erariale? Ma di cosa stiamo parlando?”. “Noi in un anno abbiamo acquistato più di cento case – ha concluso il subcommissario – Arisme e Patrimonio Spa zero, noi abbiamo sempre invitato il sindaco a collaborare ma non è mai venuto nella nostra sede”, conclude Scurria.
“Accuse i Basile prove di fondamento”
“Come preannunciatomi, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani mi ha chiesto una relazione sull’acquisto all’asta di alcuni appartamenti a Contesse. Provvederò sin da subito con documenti e atti a dimostrare quanto improvvide e prive di fondamento siano le accuse mosse dal sindaco di Messina sull’operato dell’Ufficio del commissario al risanamento delle baraccopoli di Messina nel partecipare ad un’asta pubblica“, sottolinea Scurria.