Non c’è niente di più chiaro, netto, inequivocabile, di una testimonianza diretta. Di chi vive, viaggia, osserva, passa tanto tempo. Stiamo parlando del Ponte sullo Stretto e dell’odissea di un lavoratore, un autista di mezzi pesanti, che giornalmente attraversa i 3 km di mare e impiega un’eternità – tra Gioia Tauro e Messina – per soli 60 km. Lui abita a Gioia Tauro e ogni giorno deve arrivare a Messina per caricare e scaricare merce. Per essere alle 8 in Sicilia, si sveglia alle 3:30. Attese? Lunghissime e infinite, non solo sue, ma anche dei colleghi, come fa notare.
“Sono un autista di mezzi pesanti, tutte le mattine mi alzo alle 3:30 per andare in Sicilia a scaricare o caricare. Abito nella zona di Gioia Tauro, dove c’è il Porto, faccio più o meno 60km da Messina e per essere puntuale (circa le 8:00), mi tocca partire a quell’ora perché ci vuole un’oretta ad attraversare lo Stretto e al ritorno devi aspettare che arrivi il traghetto da un’ora a salire. Se guardate su Tik Tok, ci sono alcuni video dei miei colleghi che c’hanno messo pure tre ore di attesa. Per tutti quelli che dicono che non vale la pena, non sapete quello che dite“. E’ quanto scrive l’utente in un commento Facebook.
L’ultima frase (“per tutti quelli che dicono che non vale la pena, non sapete quello che dite”) rispecchia anni di “no”, contrarietà, ideologia. Perché chi blatera frasi slogan per provare a “distruggere” l’opera, in realtà lo Stretto non lo hai mai attraversato. O, se l’ha fatto, è stato in vacanza, qualche volta, in assoluto relax. Chi ci lavora, e lo Stretto lo percorre e vive giornalmente, sa cosa significa l’assenza di un collegamento stabile che divide soli 3 km di mare. E questa, dunque, rappresenta l’ennesima dimostrazione, testimonianza diretta, di quanto sia necessario il Ponte sullo Stretto. Ore e ore per circa 60km, divisi dal mare, quando con il Ponte il signore in questione ci metterebbe meno di mezz’ora, da Gioia Tauro a Messina.