“Nel progetto del Ponte sullo Stretto non è specificato quanta acqua serve. La Sicilia è a secco da mesi, eppure un dato del genere nei documenti non c’è. Ed entro il 31 dicembre il Cipess deve dare l’autorizzazione per il cantiere. Inoltre, non è dato sapere dove verrà messa la mole incredibile di rifiuti e inerti che un’opera simile andrà a produrre, se verrà mai realizzata davvero”. Lo ha detto, in un video su Facebook, il senatore del M5s Barbara Floridia. “Come se non bastasse, tra le 62 prescrizioni della commissione Via-Vas c’è anche quella che riguarda gli aspetti geologici, geofisici e sismici. Bisogna fermare questo ministro: è assurdo buttare miliardi di cui il Sud ha estremo bisogno per fare una sola opera dannosa e inutile“, ha concluso.
Ponte Stretto, Floridia: “danni certificati da Commissione Via-Vas”
“Sul Ponte sullo Stretto, il discorso è semplice: il danno economico non rischia di investire solo siciliani e calabresi. Non si è fatta infatti nessuna analisi se ciò che il Ponte andrà a distruggere potrà essere recuperato. La commissione Via-Vas, in scadenza, è stata rinominata con tante figure vicine al governo. Molti, quindi, sono in palese conflitto di interessi, quando la commissione dovrebbe essere terza. Nonostante questo, la nuova commissione non ha potuto che certificare che ci saranno danni ambientali irreparabili, secondo la direttiva europea Rete Natura. Che impone chiaramente di chiarire cosa verrà fatto per compensare questi danni, ma finora dal governo e da Salvini non ci hanno fatto sapere nulla. Il Ponte va costruito, dice la direttiva, solo se non c’è alternativa o se c’è un imperativo interesse pubblico. Ma lo Stretto si attraversa già ora, quindi entrambi i punti cadono“. Così in un video su Facebook il senatore M5s Barbara Floridia.