Matteo Salvini è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Così ha deciso la seconda sezione penale del tribunale di Palermo presieduta da Roberto Murgia, giudici a latere Andrea Innocenti ed Elisabetta Villa. Il verdetto è arrivato dopo otto ore di camera di consiglio.
Arriva la sentenza del processo Open Arms, quindi, con l’assoluzione del vicepremier e leader della Lega. Ultima ‘puntata’ del Processo Open Arms. Il dibattimento è cominciato il 15 settembre del 2021. Sono state celebrate 24 udienze e sentiti 45 testimoni: oggi la sentenza.
Nella mattinata odierna Matteo Salvini ha presenziato presso l’aula bunker del carcere Pigliacelli di Palermo nel processo per il quale è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato illegittimamente lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della Ong spagnola Open Arms. Il 14 settembre scorso la Procura aveva chiesto la condanna di Salvini a 6 anni. L’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini, ha chiesto l’assoluzione completa del suo assistito “perchè il fatto non sussiste“.
La sentenza del Processo Open Arms
Dopo aver pranzato in un noto locale del salotto di Palermo, insieme al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, al vice Claudio Durigon, al parlamentare Alessandro Morelli e al commissario della Lega in Sicilia Nino Germanà, Matteo Salvini ha fatto ritorno presso l’aula bunker nel pomeriggio, intorno alle ore 18:00, orario nel quale era prevista l’emissione della sentenza, poi slittata ben oltre le 19:00.