E’ sempre più alta la tensione in casa Reggina, dove tiene banco il caso dell’esonero dell’allenatore della squadra Juniores Tobia Assumma. Una decisione, comunicata ieri, che nasce da motivazioni raccapriccianti e ha scatenato la protesta dei ragazzini: i 17enni della squadra Juniores hanno deciso di ribellarsi a quella che vedono come un’ingiustizia. Ieri hanno deciso di non allenarsi, e anche oggi pomeriggio non si sono allenati. Ma c’è di più.
La dirigenza ha avuto persino il coraggio di chiedergli di giocare domani la partita della prima squadra contro l’Enna per la Coppa Italia, ma soltanto un paio risultano nell’elenco dei convocati perchè gli altri si sono rifiutati. “Adesso giocate voi” hanno risposto ai dirigenti. Sabato è in programma la partita Juniores Locri-Reggina in un torneo in cui la squadra amaranto è seconda in classifica pur giocando con i 17enni in un torneo Under-19 dove tutti gli altri club schierano 19enni. Una bella favola, costruita da Assumma, finita per l’inadeguatezza di questa società. Che succederà sabato? La squadra si presenterà in campo oppure no? Come si potrà rimediare questa situazione?
Totalmente false e destituite di ogni fondamento le voci secondo cui il club avrebbe fatto dietrofront e richiamato Assumma al Sant’Agata per reintegrarlo. Difficile immaginare come la società uscirà fuori da questa situazione.
La lezione dei ragazzini della Juniores
Ma dai giovani calciatori della Juniores sta arrivando un messaggio positivo: questi ragazzini stanno lanciando un grido di giustizia, nobile e genuino, con l’ingenuità e il valore umano dell’adolescenza. A 17 anni, stanno facendo ciò che invece gli adulti negli ultimi due anni non hanno saputo fare. Si stanno ribellando ai soprusi, stanno difendendo e tenendo alto il nome della Reggina, i principi e i valori dello sport: la competizione basata sulla meritocrazia e il rispetto delle regole.
Gli adulti, invece, hanno accettato qualsiasi cosa. Da Saladini a Ballarino, per tramite dell’Amministrazione Comunale di Brunetti e Falcomatà, hanno appoggiato, sostenuto, difeso e fiancheggiato una società che quotidianamente mortifica la Reggina, per giunta accusando di essere “contro la Reggina” quei pochi (orgogliosamente, guidati da StrettoWeb) che invece la Reggina l’hanno difesa e la stanno difendendo ogni giorno, proprio contrastando, opponendosi e ribellandosi a questo declino che è dapprima umano che sportivo.
Prendiamo esempio da questi ragazzi e andiamo oltre. Reggio Calabria si mobiliti affinché Ballarino e Falcomatà liberino la Reggina da questo schifo. Difendiamo la Reggina affinché questa sia l’ultima umiliazione di una lunga e indimenticabile serie…