L’allenatore della Reggina Juniores, mister Tobia Assumma, esonerato dal club nei giorni scorsi con motivazioni raccapriccianti già ampiamente descritte, replica all’ennesimo comunicato-farsa in cui la società ieri sera si accaniva contro di lui, dipingendolo come un cattivo maestro. Assumma lo fa tramite una nota inviata alla stampa in cui “comunica di avere adito le vie legali a tutela delle proprie onorabilità e professionalità rispetto ai fatti addotti nel comunicato della Reggina, la cui ricostruzione è totalmente priva di fondamento, essendo ben altre le motivazioni delle frizioni col club che hanno portato all’interruzione del rapporto lavorativo“.
Ma che quanto scritto dalla Reggina nel comunicato ufficiale fosse falso, era già notorio: tutta la città ha ben noto l’accaduto in quanto se ne è parlato apertamente ovunque, a partire dai diretti interessati, con numerose testimonianze dirette anche orgogliosamente rivendicate. Ma c’è di più. Se fosse vero quello che dice la Reggina, e cioè che Assumma si comportava male da tempo e che l’esonero è la decisione corretta, com’è possibile che un’intera squadra di ragazzini di 17 anni da due giorni sta protestando al Sant’Agata, rinunciando agli allenamenti e in alcuni casi persino alle convocazioni in prima squadra per la partita di oggi in Coppa Italia?
Questa società negli ultimi 15 mesi ne ha combinate di tutti i colori, e su StrettoWeb le abbiamo raccontate tutte. Ma stavolta ha davvero toccato il fondo…