Ennesimo pari sul campo, che diventa però una sconfitta su carta, ai rigori, ma anche ennesima umiliazione all’interno di una settimana tragicomica per i colori amaranto. La Reggina è fuori dalla Coppa Italia di Serie D: al Granillo passa l’Enna, che dopo l’1-1 ai tempi regolamentari vince per 2-5 ai rigori. Lo fa nel contesto di una gara dall’atmosfera spettrale, buia e vuota come non mai, in uno stadio desolatamente triste.
La società comunica infatti 370 spettatori, di cui 35 ospiti, ma sugli spalti non sono nemmeno 100, come si può vedere dalle immagini a corredo. Neanche in tempi di Covid, con le porte chiuse, si era vista così tanta desolazione. E’ un altro segnale di una squadra sempre più sola, di una società sempre più abbandonata, soprattutto alla luce della figuraccia di questi giorni, con l’esonero di mister Tobia Assumma seguito da un comunicato pieno di bugie, a cui l’allenatore ha replicato. Per non parlare, tornando al Granillo, del buio calato sull’impianto, con i riflettori accesi parzialmente così come accaduto contro il Sambiase qualche settimana fa. Ma le giornate continuano ad accorciarsi e contro il Locri domenica potrebbe andare anche peggio, in considerazione del maltempo.
Tornando alla gara, nulla di nuovo all’orizzonte. Nel primo tempo la Reggina non tira mai in porta: lo fa l’Enna, dopo tre minuti, e trova il gol, con Otero. Poi al quarto d’ora sfiora il raddoppio e nella restante parte di tempo (non) contiene gli attacchi di una Reggina inesistente. Nella ripresa Trocini opera qualche cambio, ma si vede ben poco di diverso rispetto alla prima frazione. La sostituzione decisiva è quella di Barranco per Curiale, con il primo che al 75′ realizza il rigore del pari conquistato da Perri. Permane l’1-1 ai tempi regolamentari, si va ai rigori. Qui, però, Rosseti e Perri sbagliano, Amenta no e insacca per l’1-4 finale, 2-5 considerando anche il punteggio dei tempi regolamentari. Finisce così, tra i fischi dei 100 spettatori.