Reggio Calabria, gioia e tripudio a piazza Duomo per Falcomatà che accende l’albero finto da 180 mila euro | FOTO e VIDEO

Reggio Calabria: folla in visibilio per un albero finto, di plastica, smontabile a pezzi come i mattoncini lego, costato alle casse comunali 180 mila euro. Falcomatà lo accende festante e in tanti gli battono le mani

  • accensione albero natale reggio calabria 2024
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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La grande attesa per l’accensione dell’Albero di Natale di Piazza Duomo, a Reggio Calabria, è finita. Il montaggio dello “straordinariofinto albero è stato completato il 5 dicembre scorso dopo giorni di duro lavoro legati all’assemblaggio dello stesso. Questo pomeriggio una grande folla di reggini ha partecipato all’accensione dello stesso. Il grande albero, che profuma di plastica ed è smontabile a pezzi come i mattoncini lego o un mobile Ikea, è costato alle casse comunali ben 180 mila euro.

L’albero è artificiale ed alto 18 metri: al suo interno ha una struttura metallica che lo sorregge e gli addobbi sono preinstallati nei pezzi di plastica che lo compongono. L’accensione delle luci si è verificata proprio nel pomeriggio dell’Immacolata, come da tradizione, ed è stata accompagnata da spettacoli e attrazioni che hanno reso l’aria natalizia nel centro cittadino anche grazie alla contestuale accensione delle altre luminarie. Tanti i reggini che hanno partecipato, col naso all’insù e uno sguardo, all’attesissima cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’Arcivescovo Fortunato Morrone, che hanno acceso l’albero nella gioia e nell’apprezzamento dei presenti.

Falcomatà: “mi auguro che intorno all’albero la città ritrovi unità”

“È un momento di festa che forse la città aspettava più degli altri anni. Una piazza così gremita si fa fatica a ricordarla. Questo significa che l’accensione dell’albero, così come quella delle luminarie, è entrata pienamente nelle aspettative dei reggini che vogliono godere di una città che durante il Natale si fa più bella, si arricchisce nelle sue vie del centro, ma anche delle periferie perché quest’anno è Natale ovunque e per tutti”. Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà ha salutato la tradizionale accensione dell’albero a piazza Duomo nel giorno dell’Immacolata. Un evento che ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per il Natale a Reggio. Un lungo pomeriggio cominciato con il taglio del nastro alla casa di Babbo Natale alla Villa comunale, proseguito a piazza Duomo con la musica della Band Fag Quartet, con il coro dei bambini del convitto “Campanella” che hanno intonato “L’anno che verrà”. È stata la volta della solenne benedizione impartita dall’Arcivescovo metropolita Monsignor Fortunato Morrone che ha conferito un significato spirituale alla festa.

“È un Natale in cui la città, grazie al suo nuovo albero, si prepara ad accogliere tutti, perché la nostra è una città accogliente – ha spiegato il sindaco – “Reggio città Natale” significa l’accoglienza dei  reggini come in una famiglia, perché noi siamo una famiglia, significa accogliere i turisti, i reggini di ritorno. È Natale anche per chi a casa non può metterselo – e poi ha aggiunto – Questo è l’albero della città perché, a differenza degli altri anni,  lo abbiamo acquistato, come succede nelle famiglie, dopo aver sofferto per tanti anni e stretto o denti. Magari il prossimo anno sarà arricchito con altri addobbi, di tante altre esperienze che la città vivrà, delle storie dei reggini, dell’amore per la loro città. Mi auguro che intorno all’albero la città ritrovi unità”.

Romeo: “Reggio è una famiglia”

Come chiarito dall’Assessore alla Programmazione Carmelo Romeo: “Reggio città Natale” ha tanti significati, ma soprattutto vuol dire “identità”. Una identità reggina che stasera la nostra città ha ulteriormente riscoperto in questa piazza strapiena e che conferma la volontà di vivere il Natale in famiglia. Reggio è una famiglia. Siamo felici di aver realizzato tantissime iniziative e di essere riusciti a costo zero a regalare questo albero stupendo alla città, sia per quest’anno che per quelli a venire”. In chiusura l’esibizione del tenore internazionale Aldo Iacopino che ha interpretato il “Cantique de Noel” e poi ancora musica.

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