E’ stata inaugurata questa sera la nuova Piazza De Nava restituita alla città dopo il restyling completamente voluto e finanziato dal Ministero nell’ambito della valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia che custodisce i Bronzi di Riace. La piazza era stata liberata dal cantiere già qualche sera fa, ma solo stasera è stato effettuata l’inaugurazione ed è stata finalmente aperta al pubblico in modo ufficiale. Si è trattato quindi di una cerimonia d’apertura alla quale hanno partecipato Istituzioni, i vertici dello stesso Museo, Associazioni e cittadini invitati appunto dall’Amministrazione Comunale che con questa inaugurazione ha creato un’occasione di condivisione e festa per la città intera. Tanti i cittadini che hanno preso parte all’evento.
A prendere parte all’inaugurazione il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, la direttrice del segretariato regionale della Calabria del ministero della cultura Maria Mallemace, il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano, il Prefetto Clara Vaccaro e le massime autorità cittadine. La cerimonia è stata accompagnata dall’esibizione del Coro Lirico e dell’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria, diretti dal maestro Bruno Tirotta.
Durante la serata è stata anche stipulata una convenzione tra il Comune di Reggio Calabria e il Museo, con le firme di Sindaco Falcomatà e direttore Sudano, che consentirà al Museo Archeologico Nazionale di utilizzare la piazza per eventi culturali connessi al Museo. Il primo evento è già in programma per dopodomani, giovedì 5 dicembre con una sorta di inaugurazione del “Museo in piazza“.
Durante l’inaugurazione si è verificata una protesta: Tito Andrea Solendo, esponente del WWF, ha fatto irruzione mentre parlava il Sindaco Falcomatà, e ha urlato frasi molto critiche nei confronti del primo cittadino e della nuova piazza, parlando di “piazza stuprata”. Il manifestante è stato bloccato e allontanato dalla Polizia. A corredo dell’articolo tutte le immagini dell’evento, compresa la protesta.