Reggio Calabria, il primario della terapia intensiva del GOM dott. Macheda fa il punto di fine anno: “da noi tasso di mortalità più basso della media italiana, siamo orgogliosi” | INTERVISTA

Reggio Calabria, il dottore Macheda fa il punto sul lavoro presso il reparto di Terapia Intensiva e Anestesia del Gom

StrettoWeb

Intervistato ai microfoni di Graziano Tomarchio per StrettoWeb, il dottore Sebastiano Macheda, primario del Reparto di Terapia Intensiva e Anestesia del Gom di Reggio Calabria, fa il punto sul reparto che si distingue per l’eccellenza e la professionalità del personale sanitario. “Auguro buone feste da un reparto particolare qual è quello della Terapia Intensiva e Anestesia, un reparto dove purtroppo abbiamo pazienti critici che cerchiamo di far venire fuori da momenti di difficoltà e purtroppo non tutti ce la fanno e questa è la parte più brutta del nostro lavoro. Nonostante l’impegno, i trattamenti e le conoscenze attuali che ci sono e i progressi che sono stati fatti in questo settore”.

“Il pensiero va a loro e ai familiari che vivono dei momenti purtroppo tragici. Però dobbiamo anche pensare che se andiamo a vedere un po i numeri, la mortalità del nostro reparto rispetto anche a quella nazionale, è nettamente al di sotto. La mortalità nelle Terapie Intensive è intorno al 30%, noi siamo al 20-21%. Questo ci gratifica perchè evidentemente riusciamo a dare una risposta con le difficoltà importanti ai nostri pazienti. Per noi è il massimo tirarli fuori un paziente dalle condizioni critiche in cui ci arriva spesso. Noi abbiamo qualsiasi tipologia di paziente sia di tipo medico che chirurgico. Lavorare in un reparto di Terapia Intensiva significa avere una visione della vita particolare e avere ben presente quali sono le cose più importanti e dare il giusto valore alle cose. Il contatto con la sofferenza e la criticità, vedere persone normali che da un momento all’altro si trovano dalla loro vita normale ad una condizione che può portarli fino alla morte, si acquisisce un modo di vedere la vita diversa”.

Condividi