“Due anni fa avevamo evidenziato l’entità di certe indennità di carica degli Amministratori Comunali cittadini, che avevamo definite esagerate, sin da allora, rispetto alla popolazione residente. Ma, dopo quanto pubblicizzato sulla mega indennità del nuovo direttore generale dell’Ente Città Metropolitana, avvertiamo il dovere civico ed etico(pur rifuggendo da qualsiasi forma di populismo d’accatto)di riportare tutte le indennità di carica dei vari soggetti con ruoli di gestione e facenti tutti parte del “sistema De Luca”, Indennità adeguate nel corso degli anni, utilizzando una legge regionale che dava la possibilità “facoltativa”, ma non l’ obbligo di aumentarle. Anche perché stiamo parlando di una realtà urbana di 230mila abitanti e non di Metropoli come Roma o Milano”. E’ quanto scrive in una nota il Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “Rispetto Messina”.
Le indennità
“È ne viene fuori un quadretto non certo idilliaco. Direttore Generale Città Metropolitana fra 170000 euro e 183000euro annui per indennità di carica ed altre retribuzioni legate alle funzioni da espletare che prevedono anche “premi di produttività”; Direttore Generale Comune di Messina 120000euro all’ anno circa più altre retribuzioni legate alle diverse funzioni attribuite; Segretaria Generale della Città Metropolitana e del Comune di Messina,per il doppio incarico circa 140000 euro all’ anno per le varie funzioni aggiuntive attribuite fra cui quella di responsabile della “trasparenza” per i due Enti Locali; Sindaco di Messina 168000 euro nel 2024; Vice Sindaco di Messina 128000 euro annui per il 2024; Assessori Comunali (Nove componenti la giunta )e Presidente del Consiglio Comunale il massimo previsto dalle tabelle di 9300 euro mensili e 116 000 euro nel 2024. Presidenti Società Partecipate 30000 euro all’ anno, componenti CDA delle Società Partecipate 25000 euro all’anno, dati risalenti al 2022 tranne che non ci siano stati recentemente ulteriori aumenti per gli amministratori delle Sei Società Partecipate Comunali. Sono i parametri più alti possibili come se Messina fosse una metropoli quale Roma e Milano“, rimarca la nota.
“Messina Città e Provincia in fondo a tutte le varie classifiche relative agli indicatori di settore”
“E con quali risultati? Messina Città e Provincia in fondo a tutte le varie classifiche relative agli indicatori di settore, compreso l’ultimo report del “Sole 24 Ore”. Questo è lo scandaloso quadro che emerge e che pochi conoscono, e che costituisce un spreco di soldi pubblici e uno schiaffo a tutte quelle fasce di popolazione o categorie sociali che non riescono ad arrivare a fine mese, che sono costretti a ricorrere alle mense di carità, che non hanno un tetto sotto cui vivere, che sono disoccupati, che non avranno regali a Natale, e sempre più gente sarà costretta a ricorrere agli Enti di beneficenza perché facente parte della fascia di “nuovi poveri”, in una realtà che continua a essere agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali in tutti i settori nonostante lo scialacquio di denaro pubblico per affidamenti diretti di lavori e servizi fatti in maniera non adeguata, con la creazione di una clientela elettorale sempre più pervasiva”, conclude la nota.