Trapani, è subito Capuano show: “per lo spettacolo c’è il Circo, qui mi sento come a Liverpool”

Le prime parole di Ezio Capuano come nuovo allenatore del Trapani, il giorno dopo il colpo a Caserta

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“Eh già siamo ancora qua, direbbe Vasco Rossi, e ci saremo ancora per tanto tempo. Ringrazio per l’opportunità di guidare una delle primissime società in Italia. Mi sento un privilegiato. Oggi essere allenatore del Trapani non è da tutti. Un senso di responsabilità notevole. Mi sento orgoglioso di essere arrivato in una società vera. Un’organizzazione come questa mi fa sentire al Liverpool. Non c’entra nulla con la Serie C. Sono venuto qui con un solo scopo”. E’ subito Capuano show, ma era prevedibile. L’imprevedibile e vulcanico allenatore del Trapani si presenta alla stampa a qualche giorno dal suo arrivo e il giorno dopo il colpo vittoria a Caserta.

Subentra ad Aronica con l’obiettivo di arrivare più in alto possibilità, provando a supportare la grande fame e ambizione di un altro personaggio sui generis, il Presidente Antonini, che ha intenzione di portare Trapani e la sua città fino in Serie A, come ha già fatto nel basket. “In pochi giorni potevo fare poco. Io penso di aver dato qualcosa. La squadra mi è piaciuta molto ed è stata sempre compatta. Nel calcio ci vuole anche la cultura di saper perdere. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e siamo stati premiati. Penso di guidare una squadra forte e mi diverto”, continua Capuano.

Il modo di giocare? Questa squadra può giocare con diversi sistemi di gioco. Io gioco con sofferenza, non sono qui per fare spettacolo. Per quello c’è il circo Orfei. Ogni giocatore deve sputare il sangue. Il calcio è un concentrato tra commozione ed emozione. Il mio calcio è pragmatico e organizzato dove si cerca di coprire gli spazi. Sono un umile lavoratore che cerca di dare il massimo. Cercherò di portare la mia esperienza ed il mio entusiasmo. La gioia non esiste, esiste solamente l’attesa. La paura ed il coraggio sono la stessa cosa”, aggiunge.

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