ACR Messina, la verità dell’ex Rizzo: “vi spiego perché sono andato via”. Il racconto degli ultimi mesi e gli elogi all’Altamura

L'ex calciatore dell'ACR Messina Francesco Rizzo, passato qualche giorno fa all'Altamura, si racconta ai microfoni di StrettoWeb

StrettoWeb

Francesco Rizzo ha lasciato Messina. Qualche giorno fa ha firmato per l’Altamura, salutando la città dello Stretto con un post sui social. Insieme a lui è andato via anche Ortisi, mentre per Anatriello al Trapani si attende solo l’ufficialità. Rizzo ha fatto parte di quei calciatori non convocati per la trasferta di sabato scorso in casa del Taranto e per questo più di qualche tifoso non l’ha presa benissimo. “Spesso la gente parla senza sapere, specialmente nel nostro mondo si passa dall’essere uomini a traditori nel giro di un secondo”, ha scritto il giocatore su Instagram prima di salutare e ringraziare tutti.

Ha voluto far intendere, ovviamente, che la realtà non è quella che i tifosi del Messina potrebbero pensare e ai microfoni di StrettoWeb il calciatore ha raccontato la sua versione: “personalmente, la scelta di trasferirmi non è dettata dal cambio di società o dalla poca chiarezza, perché per me era tutto chiaro, ma per avvicinarmi a casa, per una maggiore tranquillità dal punto di vista familiare. Io sono di Avellino e poi ho visto nell’Altamura una società seria”, ha precisato Rizzo.

Quindi nulla contro il Messina?

“Niente contro la società Messina, confermo”.

Come mai non sei stato convocato per Taranto?

“Lo avevamo deciso col mister, di comune accordo, perché c’erano queste offerte e insieme abbiamo deciso di non giocare l’ultima. Io però, lo posso assicurare, insieme agli altri miei compagni che sono andati via abbiamo sempre dato tutto, il massimo, dal primo all’ultimo giorno. Per esempio, a inizio mercato avevo ricevuto un’offerta, ma il mister mi ha detto lo stesso di scendere in campo contro l’Audace Cerignola e io l’ho fatto”.

Pensi che qualcuno possa essere andato via da Messina per le voci di queste settimane e i tanti dubbi?

“Ti dico la verità: nello spogliatoio si parlava della nuova società, dello scetticismo dei tifosi, leggevamo i giornali, anche se andavamo per sentito dire. Però non mi sento di dire che qualcuno sia andato via per la nuova società, perché non ho certezze”.

E tu come hai vissuto l’ultimo periodo un po’ confusionario?

“C’è stato il cambio societario, era nell’aria e poi si è concretizzato il 2 gennaio. E’ sotto gli occhi di tutti che negli ultimi tempi la società non era organizzata nel migliore dei modi, si sapeva, ma ribadisco che non ho nulla contro il club. Pure sugli stipendi, con me gli accordi sono sempre stati rispettati, anche se ho dovuto rinunciare a qualcosa per andar via”.

A un certo punto siete rimasti soli, con Modica unica guida e senza dirigenti…

“A un certo punto ci siamo sentiti un po’ senza punti di riferimento, sì. Messina è una grande piazza e per questo merita altre organizzazioni, un’organizzazione degna. Per quanto mi riguarda, la piazza Messina è sempre Messina, al di là della classifica e degli ultimi anni, però ha una storia gloriosa”.

Ora si volta pagina, con l’Altamura.

“Sono in un’altra società importante, che sta costruendo un qualcosa di altrettanto importante. E’ un gruppo sano e l’obiettivo è dare il massimo. Ringrazio la società, la dirigenza, il direttore e lo staff tecnico per l’opportunità che mi hanno offerto”.

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