AMAM Messina, Gioveni: “lunedì nuovo intervento a Camaro? A Napoli si dice ‘cca nisciunu è fesso”

La nota pungente del Consigliere messinese Libero Gioveni in merito alla gestione di Amam sull’emergenza idrica di Camaro

StrettoWeb

“Se il nuovo intervento di lunedì a Camaro, Amam lo definisce “precauzionale” e quindi “non urgente” ma che lascerà di nuovo all’asciutto migliaia di utenti, qual è il senso di eseguirlo a sole 48 ore di distanza dall’ultimo che per 4 giorni ha fatto vivere nella totale agonia e disperazione un’intera vallata?”. Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che già si era espresso duramente in questi gironi per la gestione del tutto superficiale di Amam sull’emergenza idrica di Camaro, non ci sta e stigmatizza la decisione dell’azienda di aver programmato già per lunedì mattina un nuovo distacco idrico nei villaggi di Camaro San Paolo, Camaro San Luigi, Bisconte, via Polveriera, via Catara Lettieri e salita Messina Due.

“Se il motivo del distacco è dovuto a “interferenze con sottoservizi” e lo si definisce intervento “precauzionale” – evidenzia Gioveni – lo si può tranquillamente programmare anche fra 10 giorni, facendo respirare e “dimenticare” l’incubo vissuto fino a ieri sera da migliaia di cittadini!. Se fossi malpensante (e certamente non lo sono) – prosegue il consigliere – potrei anche ipotizzare che a causa dell’incapacità di risolvere l’ormai noto guasto di via Comunale Camaro (la cui voragine oggi si presenta senza attorno l’ombra di un operaio) ci si stia trincerando in questa versione ufficiale dello pseudo intervento “precauzionale”, ma che è ovvio che agli occhi dei cittadini inviperiti non regge!”.

Le 6 domande di Gioveni

“A questo punto, però – insiste l’esponente di FdIqualche domanda da girare al presidente Alibrandi, che peraltro avevo già posto in aula quando è stato presente in Commissione, è d’obbligo”:

  1. Come si spiega questa gestione tecnica degli interventi peggiorata nelle ultime settimane?
  2. Sono stati per caso cambiati i responsabili? E se sì, perché visto che prima in qualche modo le cose funzionavano mentre oggi lasciano a desiderare?
  3. Che fine ha fatto il nuovo direttore generale Maimone nominato nel novembre scorso?
  4. Perché non si è presentato in Aula insieme al CdA visto che il Consiglio Comunale non ha ancora avuto il piacere di conoscerlo?
  5. E perché non prende parola pubblicamente al cospetto di queste emergenze spiegando gli aspetti tecnici visto che dovrebbe essere lui a coordinare gli interventi?
  6. Siamo per caso di fronte a un nuovo “caso Donato”?

“Beh, credo che non solo il presidente Alibrandi, ma anche il sindaco Basile dovrebbero in primis rispondere a queste domande – conclude Gioveni – e soprattutto rivedere questa incomprensibile decisione di far tornare lunedì di nuovo nel “terzo mondo” un’intera vallata i cui abitanti solo ieri sera, dopo giorni di sofferenza, sono tornati a vivere come “normali esseri umani!”.

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