Lunedì 13 gennaio 2025, tutto tace. Undici giorni fa, le firme per il passaggio dell’80% delle quote dell’ACR Messina all’AAD Investo Group. Dopo una settimana e mezza, però, ancora nessuno si è presentato dei nuovi proprietari. Ha parlato solo Alaimo, che è il delegato, annunciando il ritorno del DS Domenico Roma (il quale poi ha rifiutato) e la presentazione del “capo” Cissé alla città per la scorsa settimana. Ma di Cissé, sullo Stretto, neanche l’ombra.
E certo, perché Cissé non c’è, è in America, al tavolo con Alexandre Katrangi, fondatore di Licorne Gulf LTD, holding di servizi finanziari che sembrerebbe collaborare con l’AAD Invest Group. Cissé sarebbe andato a chiedere una mano alla società fiduciaria, mentre in Italia è tutto fermo. Non c’è trasparenza, non c’è chiarezza ma, per chi lo sapeva già, non è un mistero. StrettoWeb lo scrive da mesi, sin dal giorno dell’annuncio del preliminare. La situazione non era chiara, non lo è mai stata: dalla liquidità “ufficiale” sul conto del fondo al disastro in Belgio con il fallito Deinze.
Però gli ultrà sono tornati allo stadio e alcuni tifosi si sono fatti ingannare, prima di rendersi conto della situazione. Perché a complicare i piani, oltre ai problemi già sopracitati, anche un inghippo burocratico: Sciotto non ha più diritto di firma, gli unici due amministratori con diritto di firma ora sono Cissé e Alaimo, che però non possono muoversi operativamente se non arriva la ratifica della Lega sulla solidità e solvibilità economica del gruppo. E così l’ACR ha le mani legate anche sul mercato, in entrata e in uscita.
Questo inghippo, come già scritto qualche giorno fa, sarebbe opera di Davide Gambale, addetto stampa con Sciotto che avrebbe velocizzato ora le operazioni per provare a ritagliarsi qualche posizione importante all’interno della nuova società (DG). E si direbbe che lo stia già facendo, dal momento che avrebbe parlato personalmente con il Trapani per cedere Anatriello, il pezzo pregiato della rosa che ha già messo a segno tanti gol nonostante una situazione disastrosa.
La vittoria di Taranto non sposta gli equilibri. Annunciati gli allenamenti a porte chiuse
Perché sì, anche sul campo la situazione resta disastrosa. Il Messina sabato ha vinto a Taranto, in casa di una squadra altrettanto disperata, che perde da una vita, che ha 13 punti sul campo e 3 in classifica, penalizzata e scoraggiata, con gravi problemi societari. Insomma, in tempi normale avrebbe dovuto passeggiare, il Messina, ma ha vinto solo nel finale, a fatica, non mutando granché la situazione di classifica, considerando che nelle zone basse hanno vinto anche Latina e Juventus Under 23, mentre Cavese e Foggia devono ancora giocare. La salvezza diretta, ad oggi, è a -6, e lunedì c’è la difficile sfida in casa contro un Crotone lanciatissimo.
Intanto il club rende noto che, “fino a nuove comunicazioni, gli allenamenti si svolgeranno a porte chiuse. L’accesso alla stampa sarà consentito secondo una regolamentazione che sarà comunicata in relazione agli impegni di campionato. Gli allenamenti aperti a stampa e pubblico saranno due (fatte salve eventuali deroghe), ovvero partitella di mezza settimana e seduta di rifinitura”.