Giorgia Meloni senza velo in Arabia Saudita: la lezione alle Madonne islamiche della sinistra

Giorgia Meloni senza velo in Arabia Saudita all'incontro con il principe Bin Salman: la differenza con le esponenti di sinistra

StrettoWeb

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha stretto, nei giorni scorsi, un importante accordo di partenariato fra l’Italia e l’Arabia Saudita. Il Premier italiano è volato ad Al’Ula stringendo un accordo dal “valore complessivo di circa 10 miliardi di dollari – ha affermato – E questa cifra dà un’idea dello straordinario salto che ci siamo impegnati a fare insieme nel nostro futuro lavoro comune. Sono accordi che costituiscono piattaforme su cui costruire insieme ulteriori opportunità“.

A margine, Giorgia Meloni ha anche commentato la questione dazi sottolineando come “uno scontro non conviene a nessuno“, Trump compreso. Un accordo importante e un segnale forte, seppur solo verbale, in termini di politica estera. Il tutto senza velo.

In Arabia Saudita non c’è l’obbligo di indossare il velo, ma tale dettaglio non delegittima il gesto di libertà e parità effettuato dal Presidente del Consiglio italiano. Negli anni scorsi, figure come Ursula von der Leyen, Melania Trump e Theresa May si sono mostrate senza velo. Affermazioni di femminismo, parità di genere e libertà, arrivati con gesti concreti e non solo teorici.

Sinistra tra obblighi e ipocrisia

Sempre pronte a lottare per i diritti delle donne (almeno a parole) messi in pericolo dalla stessa Meloni (a loro dire), poi docilmente accondiscendenti a obblighi ‘culturali’ che reprimono le libertà femminili, le rappresentati della Sinistra.

L’ex Presidente della Camera Laura Boldrini si presentò, versione ‘Madonna islamica’, alla Grande Moschea di Roma. Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione del governo Renzi, si presentò in Iran velata, così come Federica Mogherini, nel 2017 Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea.

È vero che in Iran vige l’obbligo del velo per le donne e che la stessa Mogherini non indossò il copricapo in Arabia Saudita, resta comunque la volontà personale, da donna libera e occidentale, di decidere se e come opporsi a tale limitazione. Ci provò Emma Bonino, nel 2014 Ministro degli Esteri del governo Letta: inizialmente si rifiutò di indossare il velo su richiesta dei funzionari locali, successivamente dovette accettare, a malincuore, per evitare di creare un caso diplomatico. Ecco, non proprio la sorridente Boldrini a Roma.

Marine Le Pen, nel 2017 a Beirut, rifiutò di indossare il velo per incontrare il Muftì, l’autorità giuridico religiosa, del Libano, rivendicando la sua libertà di donna occidentale, francese e libera. Al suo arrivo, le fu consegnato “Lo stupido cencio del Medioevo“, come lo descriveva Oriana Fallaci che ebbe l’ardire di toglierselo davanti all’ayatollah Komehini, nel corso di una delle sue interviste più controverse. Marine Le Pen restò ferma sulle sue posizioni. Niente velo, niente incontro? Bene. La visita venne annullata.

E pensare che in Italia, durante la visita del presidente iraniano Rohani, sotto il governo Renzi, sono stati coperti addirittura i nudi delle statue del Campidoglio…

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