Minasi: “Minicuci non era imposto”. E svela gli altri candidati. Sulle prossime elezioni: “ho fatto una battuta a Scopelliti”

Non solo Ponte sullo Stretto. A Radio Febea, nel corso del format “San Giorgio e il Drago”, condotto da Maurizio Insardà insieme a Piero Gaeta, si è parlato anche di elezioni comunali a Reggio Calabria, passate e future. Presente in studio Tilde Minasi, Senatore reggino della Lega, che ha spiegato la scelta di Minicuci di qualche anno fa: “è stata una scelta dalla Lega, ma condivisa dal Centro Destra”, ha detto Minasi, che poi ha svelato chi altro c’era nella lista di candidati del Centro Destra. “Erano stati scelti quattro candidati: c’era l’Avvocato Lombardo, figlio del Procuratore; Franco Sarica e poi Paolo Zagami. Minicuci era un buon candidato, sicuramente non aveva il piglio politico, ma aveva le competenze dal punto di vista amministrativo. Non è che Salvini ha imposto questo candidato, ha presentato una lista di nomi”.

Dalle elezioni passate a quelle future. Di chi sarà la scelta? Minasi si sbilancia: “non sappiamo la data esatta ancora, la tendenza è che si slitti al 2026. Incontri ancora non ne abbiamo avuti, li faremo a breve. Sindaco ancora scelto dalla Lega? Beh, diciamo che Forza Italia è alla Regione e ha altre città. Il nome va scelto sul territorio”.

Minasi: “io candidata a Sindaco? Mi piacerebbe, ma…”

Non può mancare una domanda su Scopelliti, grande amico di Minasi è ospite della puntata domenica scorsa. “C’è una città che ha capito il gioco che è stato fatto. L’unica pecca che noi abbiamo è quella di non valorizzare mai le eccellenze che abbiamo. Quando c’è qualcuno che eccelle lo dobbiamo ammazzare o fare andare via. E’ invece ciò che non hanno a Catanzaro a Cosenza”, ha detto il senatore della Lega. “Se ho chiesto a Scopelliti di ricandidarsi? Qualche battuta l’abbiamo fatta, ma non c’è questa intenzione e io mi auguro che non riparta da Reggio”, ha aggiunto.

E infine una domanda su una possibile candidatura della stessa Minasi a Sindaco: “mi piacerebbe, ma non è una cosa a cui penso. Credo che ormai la mia strada l’ho fatta, va dato spazio a gente più giovane e brillante”.