Stefano Bandecchi ha parlato a “Reggina Talk”, contenitore del Dispaccio, commentando i “giochetti” di Ballarino sugli annunci di vendita. Per il Sindaco di Terni, “questa storia fa ridere da quando è iniziata. Trovo vergognoso che chi era al Comune al tempo abbia detto che rifarebbe le scelte iniziali. La Reggina ha una maledizione su sé stessa”, ha esordito con chiaro riferimento a Brunetti, alla sua scelta di un anno e mezzo fa e al suo rivendicare la decisione.
Con Ballarino, poi “la Reggina ha trovato un altro signore che non ha bene le idee chiare. Inutile che abbaia alla luna. In più, c’è una serie di politici locali che dovrebbe vergognarsi delle scelte fatte. Interessamenti verso la società? Oggi la Reggina non vale un cazzo. Sta in Serie D, chi vuole interessarsi? Pretende di venderla, ma che deve vendere? Se ha debiti non lo so, so solo che la Reggina non può stare in Serie D”, ha aggiunto. Il concetto è chiaro: non si è mai vista una società venduta in Serie D, tra l’altro nelle condizioni attuali. Poi l’imprenditore continua: “il punto minimo dove può stare la Reggina è la Serie C. Nel professionismo, si può cominciare a discutere. Ma che cazzo ci vuole a costruire una squadra che vinca la Serie D? Bisogna mettere la mano in tasca. Un imprenditore che sta in Serie D è uno che non conta un cazzo”.
“L’errore grave è stato commesso un anno e mezzo fa. Avere scartato la proposta in cui c’erano imprenditori locali assieme ad UniCusano, è stata una scelta che potevano fare solo dei dementi o dei faziosi. E dire a distanza di un anno che avrebbero rifatto la scelta è stato lo schifo più grande che c’è nel mondo”, ha concluso poi Bandecchi.