“Tredici anni da quel triste 16 gennaio 2012, dalla improvvisa scomparsa di Nicola Papisca. Una domanda spesso è comune a tanti, cos’è il ricordo senza una riflessione, un fiore, un momento, ma è anche il pensiero che accompagna sempre, che da malinconia, che si trasforma e si evolve, rimanendo grande e profondo. Nel racconto di un aneddoto, di un sorriso, di una storia, di un’amicizia. Venerdì 17 gennaio alle ore 16.30presso la Chiesa di San Francesco da Paola al Corso, quasi di fronte alla Questura, come ogni anno sarà celebrata la messa in memoria del compianto sovrintendente capo a riposo della Polizia di Stato Nicola Papisca”. E’ questo il ricordo dei ragazzi della Seconda Sezione della Polizia in occasione dell’anniversario di morte del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato, Nicola Papisca.
“Anche quest’anno i colleghi della Seconda Sezione Volanti e tanti suoi amici lo vogliono ricordare, con un appuntamento divenuto ormai abituale, per tutti coloro che lo hanno apprezzato e voluto bene. Infatti, da quando ci ha lasciato, in molti partecipano a questo momento di preghiera a lui dedicato. Perché mai avrebbero immaginato di dovergli dire addio così presto”.
“Era un pomeriggio soleggiato, quando la triste notizia si rincorse, in quella giornata calda ed atipica per gennaio, in tanti accorsero lì dove Nicola si sentì male e dove in pochi istanti lasciò la sua esistenza terrena. Tutti, increduli e spaesati, dovevano fare i conti con l’accettazione dell’imponderabile e con ciò che ti pone prepotentemente davanti alla realtà ferma e dura”.
“Si dice che a lasciarci anzitempo sono sempre le persone migliori, coloro che ci hanno toccato nel profondo e che nonostante la loro scomparsa resteranno nei nostri cuori. Così è stato per Nicola. Come di consueto, i suoi ragazzi della Seconda Sezione vogliono rammentare come Nicola, ormai non più giovanissimo, abbia prestato servizio sulle Pantere, sino al suo pensionamento, col turno in quinta, notte su notte, intervento su intervento, dopo 40 anni in Polizia”.
“Figura trainante e coinvolgente, era in grado di infondere fiducia in tutti, anche nei momenti maggiormente complicati e difficili del duro lavoro sulle Volanti. E tutti sanno bene quanto sia complicato il lavoro sulle auto del 113 ma Nicola era lì pronto, sereno, ironico, a tratti fatalista, allontanando il pensiero del pericolo e dell’imprevisto”.
“Nicola Papisca era ritornato a Reggio Calabria dopo una lunga esperienza alla Digos di Milano, poliziotto prodigo ed uomo generoso, solo a pronunciarlo, quel nome, non si può non ricordare il suo dolce sorriso, carico di umanità ed umorismo”.
“Ancor oggi, quanti hanno avuto il privilegio di lavorare con lui, raccontano storielle ed episodi che lo hanno visto protagonista grazie al suo carattere gioviale e altruista e tuttora echeggiano le sue espressioni”.
“La sua fedeltà all’Istituzione della Polizia di Stato, i valori che egli ha difeso e trasmesso ed il suo ricordo rimangono ancora vivi tra i “suoi ragazzi” della Seconda Sezione del Nucleo Volanti. Rendendolo un esempio di servitore umile, leale ed onesto. Ciao ancora Nicola, i tuoi ragazzi della Seconda Sezione”.