Anche Marco Minniti va in controtendenza: “la Libia è strategica”. Ed esalta il Piano Mattei

Anche il reggino Marco Minniti ha parlato in "altri" termini della Libia, esaltando altresì il Piano Mattei. E sul caso Almasri...

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Su politica estera e questioni internazionali, continuano ad arrivare messaggi in controtendenza da Sinistra – da esponenti storici della Sinistra – quasi a voler bacchettare chi, sempre da Sinistra, in questi giorni sta urlando allo scandalo contro il Governo per il caso Almasri. Non solo l’ex PD Nicola Latorre ha ammesso che pure loro avrebbero fatto lo stesso, ma anche il reggino Marco Minniti ha parlato in “altri” termini della Libia, esaltando altresì il Piano Mattei.

“La Libia è strategica”, ha detto Minniti – Presidente della fondazione Med-Or – in un’intervista al Corriere della Sera. Primo: è la base più avanzata dei trafficanti di esseri umani. Secondo: vi si gioca una partita energetica essenziale, come si è visto nella vicenda ucraina. Terzo: l’Africa è il principale incubatore di terrorismo internazionale e solo qualche anno fa la capitale moderna della Libia, Sirte, era in mano allo Stato Islamico”. 

Sul caso Almasri “avrei utilizzato sin dall’inizio il tema della sicurezza nazionale: è netto. Ne imparai il senso nel 1998, vedendo che i tedeschi non ci chiesero l’estradizione dell’arrestato Ocalan, capo del Pkk curdo, benché avessero emesso per lui un mandato di cattura per terrorismo: c’erano in Germania le comunità turca e curda più importanti d’Europa, un processo avrebbe devastato la tenuta sociale”. Sui centri per migranti in Albania: “a situazioni strutturali non puoi opporre misure emergenziali. Devi coinvolgere i Paesi di partenza. Peraltro, gli accordi bilaterali, discutibili o meno, non solo con la Libia ma anche con la Tunisia o la Costa d’Avorio, hanno funzionato. Il rapporto con l’Africa è strategico”.

E sul Piano Mattei afferma che è l’intuizione giusta. Concentrerei tutte le mie risorse finanziarie e politiche per farne un piano europeo. Siamo sull’orlo di un precipizio, bisogna saper parlare con il… nemico, ovvero con chi non gode della nostra approvazione politica, etica o morale. Sa qual è la differenza fra Almasri e il siriano Al Jolani con cui tutti vogliono parlare adesso? Al Jolani guida un Paese intero, cruciale: se apre la frontiera e c’è un nuovo grande flusso di siriani verso di noi, l’Europa potrebbe non farcela”.

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