Alta velocità, sfida a tre: dal 2027 il TGV francese in Italia

Questo nuovo scenario non solo amplierà le opzioni di viaggio per i passeggeri italiani, ma rappresenterà anche un confronto tra le tecnologie ferroviarie

StrettoWeb

A breve, saranno tre le compagnie ferroviarie a contendersi i passeggeri dell’alta velocità in Italia. Accanto a Frecciarossa (Trenitalia, Gruppo FS) e Italo (ex NTV), entrerà in scena anche il TGV-M a due piani delle ferrovie statali francesi (SNCF), un colosso del trasporto ferroviario europeo. Questo nuovo scenario non solo amplierà le opzioni di viaggio per i passeggeri italiani, ma rappresenterà anche un confronto tra le tecnologie ferroviarie più avanzate sul mercato.

Le differenze non riguardano soltanto le compagnie, ma anche i produttori dei treni. Il Frecciarossa di Trenitalia è realizzato dalla multinazionale giapponese Hitachi Rail, con stabilimenti tra Pistoia e Vado Ligure. Al contrario, sia la flotta di Italo (composta da AGV e Pendolino Evo) che i TGV di SNCF sono di produzione Alstom, azienda francese con sedi produttive in Italia (Savigliano, Sesto San Giovanni, Bologna) per Italo e in Francia (La Rochelle e Belfort) per i nuovi TGV-M.

L’arrivo di SNCF in Italia: tempistiche e strategie

A partire dal 2027, SNCF entrerà ufficialmente nel mercato dell’alta velocità italiano, grazie a un accordo quadro della durata di 15 anni siglato con RFI, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. Sebbene SNCF sia già attiva sulla tratta Parigi-Milano, attualmente non utilizza le linee ad alta velocità in Italia. Il primo passo della compagnia francese è stato lanciare una campagna di reclutamento per macchinisti, capitreno, controllori e personale amministrativo, supportata dalla creazione di un sito web aziendale dedicato.

L’obiettivo di SNCF è conquistare una quota del 15% del mercato italiano entro il 2030, offrendo collegamenti tra le principali città del Paese, tra cui Torino, Milano, Brescia, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Con il miglioramento delle infrastrutture, potrebbe espandere il servizio anche al Sud Italia. Questa espansione è favorita dalle nuove tecnologie che promuovono l’interoperabilità delle reti ferroviarie, un obiettivo sostenuto dalla Commissione Europea.

Un mercato in crescita con nuove prospettive

L’alta velocità in Italia ha già beneficiato della concorrenza tra operatori, con un aumento significativo della domanda. Attualmente, il settore registra circa 65 milioni di passeggeri all’anno e continua a svilupparsi. Con l’espansione della rete ad aree non ancora servite, gli esperti stimano che il numero di passeggeri potrebbe raggiungere gli 80 milioni dopo il 2030.

L’arrivo di un terzo operatore contribuirà a rendere il mercato ancora più competitivo, offrendo ai viaggiatori maggiore scelta, migliori servizi e potenzialmente tariffe più vantaggiose. La rivoluzione dell’alta velocità in Italia è solo all’inizio, e il 2027 segnerà un nuovo capitolo per il trasporto ferroviario nel Paese.

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