A Gioia Tauro è scontro aperto tra l’Amministrazione Comunale e il Presidente dell’Autorità Portuale Andrea Agostinelli. La prima, infatti, ha approvato una delibera per chiedere al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di far rimuovere dalla carica di Presidente il secondo, chiedendo la strada del Commissariamento della stessa Autorità fino alla fine del mandato e fino alla nomina di nuovo Presidente, che dovrebbe avvenire a giugno. Una decisione, quella del Comune gioiese, non di certo calata dall’alto o pensata e immaginata dall’oggi al domani senza un motivo, ma ponderata e “studiata” a fondo, dopo un po’ di tempo, in considerazione di alcuni comportamenti di Agostinelli considerati dall’Amministrazione controproducenti per l’Autorità stessa. Tra l’altro, in quello che è un vero e proprio atto di professionalità e onestà da parte del Sindaco Scarcella, che prima che Sindaco è dipendente dell’Autorità Portuale.
Le motivazioni
Ma perché l’Amministrazione è arrivata a tanto? Le prime frizioni nascono qualche mese fa, per la precisione il 25 ottobre 2024, quando il Sindaco si espose pubblicamente con dichiarazioni forti nonostante – come detto – anche il ruolo all’interno dell’Autorità Portuale. Scarcella si soffermò su diversi arretrati dell’Autorità al Comune, come i 150 mila euro di IMU che non sono mai stati corrisposti, ma anche sulla mancanza di un Piano Regolare Portuale dopo ben nove anni di gestione. Il fiato sul collo del Sindaco sarebbe assolutamente legittimo, anzi giusto e doveroso, in quanto rientrante all’interno delle normali pratiche e richieste che un qualsiasi Sindaco dovrebbe porre nei confronti di chi gestisce determinati enti. In realtà non dovrebbe neanche essere motivo di caos politico e reazioni, proprio perché normale.
La “vendetta” di Agostinelli
Le richieste del primo cittadino, però, hanno provocato la pronta risposta di Agostinelli, che in qualità di Presidente ha notificato l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di Scarcella, in questo caso in qualità di dipendente, con procedura di licenziamento. Una sorta di “vendetta” definita però dall’Amministrazione un “gravissimo attentato alla Costituzione Italiana”, nonché un “atto offensivo nel tentativo di intimidire” il Sindaco. L’Amministrazione, che “mai chinerà il capo di fronte a tentativi di condizionamento illecito, di prevaricazione, di minaccia delle istituzioni e di violenza di fronte alla necessità di tutelare gli interessi del territorio”, ha così proceduto a deliberare la richiesta al Ministro, chiedendo la rimozione dall’incarico del Presidente Agostinelli e il Commissariamento fino a nuova nomina.
Le reazioni della politica
Tutto ciò sopra descritto, con gli ultimi avvenimenti, ha fatto sì che si scatenassero tutta una serie di reazioni. Il PD regionale, per una questione politica, andando così contro il partito guidato dal Sindaco gioiese – Forza Italia – ha difeso a spada tratta Agostinelli. Forza Italia invece, nelle parole di Arruzzolo e di alcuni Consiglieri, ha mostrato supporto a Scarcella per aver svolto il proprio lavoro egregiamente, con coraggio, onestà e professionalità. Il supporto è stato mostrato anche dai diportisti di Gioia Tauro. Il Capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Giuseppe Gelardi, invece, muovendosi singolarmente e non a nome del partito – anche se in realtà a Gioia Tauro Forza Italia “cammina” da solo, non essendoci alcun Consigliere di FdI o Lega – ha espresso vicinanza ad Agostinelli. Il Circolo Fratelli d’Italia di Gioia Tauro, poi, ha fatto un appello al corretto uso delle istituzioni che non metta in difficoltà il Porto di Gioia Tauro ed i suoi lavoratori.
L’ultima pagina di questa storia, ovviamente per ora, è stata scritta con un nuovo breve comunicato di questo pomeriggio, in cui l’Autorità Portuale si esprime così: “Nel prendere atto del comunicato stampa dell’avv. Sciarrone, legale del sindaco Scarcella, si ritiene che qualsiasi valutazione vada fatta nelle sedi opportune, “in primis” alla Procura della Repubblica di Palmi, cui si chiederà, per il tramite del legale dell’Ente, un incontro immediato per far luce definitivamente su tali vicende penose che discreditano pretestuosamente il correttissimo operato dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, e che sono già perfettamente a conoscenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
Nonostante se ne parli da un po’ di ore, l’impressione è che siamo soltanto all’inizio di una lunga e spinosa vicenda.