Anche il Mosap, importante sindacato di Polizia, esprime solidarietà e vicinanza agli agenti che a Cosenza hanno fermato il giornalista Carchidi, titolare del controverso blog Iacchitè, per non aver voluto consegnare i documenti di riconoscimento ad un normale posto di blocco. Giacomo Tuttobene, segretario provinciale del Mosap di Reggio Calabria e vicesegretario regionale del sindacato di Polizia, ai microfoni di StrettoWeb spiega che “i colleghi hanno attuato in modo esemplare tutte le procedure che si devono svolgere in un contesto del genere, quando cioè un soggetto non fornisce le generalità e non accetta di consegnare i documenti di riconoscimento alle autorità che rappresentano lo Stato. Le norme prevedono che il soggetto venga fermato e portato presso gli uffici della locale Questura per le operazioni di identificazione, e così è stato fatto a Cosenza“.
Tuttobene poi entra nel merito del caso di Carchidi: “il soggetto non è mai stato colpito dagli agenti, come ha raccontato lui stesso in maniera fantasiosa. Nel video circolato sul web, infatti, si vedono i colleghi che si limitano a fermarlo mentre lui si dimena, senza mai andare oltre l’esigenza di fermarlo per portarlo in Questura. Gli agenti hanno attuato tutte le procedure che la prassi di norma richiede in questi casi. Molto più grave, invece, la reazione di Carchidi che ha pubblicato un successivo articolo in cui ha divulgato, violando sfacciatamente la privacy, non solo nome e cognome di uno degli agenti che lo aveva fermato, ma persino il luogo di residenza, tra l’altro accusandolo di essere un fascista. E’ un fatto di gravità inaudita, che istiga all’odio e alla violenza. In merito alle parole scritte dal Carchidi contro il collega, saranno presi provvedimenti affinchè lo stesso debba rispondere di un comportamento così grave nelle sedi opportune. Piena e assoluta solidarietà agli agenti che hanno fatto il loro lavoro a nome del Mosap regionale e provinciale“.