Il Governo italiano, per la prima volta nella storia, “entra” all’interno di Arghillà, quartiere di Reggio Calabria, aiutandolo economicamente al fine di rimuovere il degrado esistente. Per questo, il Ministero dell’Interno destinerà tra i 4 e i 5 milioni di euro. Ad affermarlo è il Ministro Piantedosi, che ha così risposto all’interrogazione presentata dal deputato reggino Francesco Cannizzaro all’interno del question time alla Camera dei Deputati. “Sono state proposte iniziative per Caivano, poi riproposte per altre realtà della nostra nazione. Ci sono però delle assenze importanti, tra cui Arghillà, a Reggio Calabria. Arghillà è un quartiere disagiato e degradato. Con questa interrogazione chiedo cosa intende fare il Governo per risolvere questa problematica”, ha chiesto Cannizzaro.
Non si è fatta attendere la risposta di Piantedosi: “le iniziative intraprese per Arghillà devono inserirsi nel quadro dei lavori del Governo. Arghillà negli anni ha conosciuto fenomeni di degrado e criminalità. La Prefettura di Reggio sta già svolgendo un’attività di ripristino della legalità e di progettualità. C’è un patto di comunità tra istituzioni del territorio e realtà sociali associative. Sono programmati interventi di sgombero di immobili. Segnalo il progetto PINQUA, per i quali sono stati stanziati 15 milioni di euro. Proseguono anche le attività di contrasto del crimine. In chiave di prevenzione sono pianificati servizi interforze. Occorrono però investimenti straordinari e, per supportare questo piano d’azione, il Ministero dell’Interno destinerà tra i 4 e i 5 milioni di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027 per la rigenerazione urbana di Arghillà, allo scopo di rimuovere il degrado”.
Cannizzaro, ascoltato l’intervento, ha ringraziato il Ministro: “Forze dell’ordine e cittadini non sopportano questa situazione e avrebbero voluto sentirsi dire questo, che lo Stato c’è. Il fatto nuovo, di cui prendiamo atto, è che il Ministero destina con fondi straordinari 4-5 milioni di euro. E il fatto che lo dica in Parlamento è un altro fatto straordinario. Per la prima volta nella storia, lo Stato si interessa di Arghillà. La ringrazio per questo”.