E’ forte polemica sull’acqua a Messina. E’ stato presentato un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica, da parte del comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”, sulla situazione relativa all’ordinanza del sindaco Federico Basile di 7 mesi fa. Lo scorso settembre il primo cittadino ha ordinato ad AMAM Messina, l’immediata immissione nella rete idrica dell’acqua emungibile da 4 Pozzi comunali: Briga n.1 e Briga, N. 2, pozzo Busà e pozzo Cucinotta, potenziando così gli apporti idrici che consentono di approvvigionare il sistema di distribuzione cittadino e dei villaggi.
Le rassicurazioni del sindaco
“L’acqua è potabile, al di là del fatto che manca la certificazione dell’Asp, perché le analisi che sono state fatte dai laboratori a cui ha dato mandato l’azienda insieme ad Asp che ha fatto le verifiche successive, dicono che è potabile. Sono un cittadino anche io”, rimarca Basile.
Le parole di Basile dello scorso settembre
Il sindaco Basile, poco dopo la firma dell’ordinanza, diceva: “ci stiamo prendendo la responsabilità di agire in deroga dal momento che come denunciamo dall’inizio abbiamo dovuto affrontare un’emergenza regionale seguendo iter burocratici ordinari. Nonostante tutte le difficoltà possiamo adesso procedere ad immettere in rete l’acqua. Questo intervento rappresenta un passo importante che contribuirà a ridurre ulteriormente i disagi nelle zone della città più colpite dalla carenza idrica, migliorando la disponibilità di acqua per tutta la comunità. Abbiamo lavorato e stiamo continuando a farlo per dare risposte ai cittadini che più di tutti hanno sofferto per la carenza idrica dovuta, lo voglio ricordare, ad un’emergenza di carattere regionale. Abbiamo messo in campo uomini, mezzi e risorse economiche scontrandoci anche con la burocrazia per garantire l’acqua a tutti i cittadini”, conclude Basile.