Oriolo Calabro: un centro storico e culturale tra i più belli della Calabria

Oriolo regala ai suoi visitatori un borgo seicentesco molto caratteristico, in cui non sarà difficile scorgere palazzi nobiliari

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Nominato da tempo tra i borghi più belli d’Italia, Oriolo Calabro è una pittoresca destinazione in provincia di Cosenza, tra le falde del Pollino e le colline che porgono i propri rilievi sul mare. Immerso in un paesaggio tipicamente mediterraneo, Oriolo regala ai suoi visitatori un borgo seicentesco molto caratteristico, in cui non sarà difficile scorgere palazzi nobiliari, residenze di pregio, mura di cinta medievali e tante altre attrazioni che renderanno unica la propria esperienza qui.

La storia di Oriolo

Oriolo ha origini che risalgono all’età antica. Citato dal geografo greco Strabone, il “kastron” di Oriolo sorgeva in posizione strategica tra importanti vie di comunicazione. La città fortificata fu costruita per difendersi dalle invasioni saracene mentre durante il periodo bizantino, Oriolo si consolidò come centro importante, menzionato in documenti ufficiali già dal 1015 come “civitas” e sede notarile.

Il borgo passò poi sotto diverse dominazioni: normanna, sveva e angioina. Particolarmente significativo fu il periodo sotto i Sanseverino, principi di Salerno, seguito dai Pignone del Carretto. Nel 1571 gli oriolesi parteciparono alla battaglia di Lepanto. Il marchese Giuseppe Pignone del Carretto divenne sindaco di Napoli nel 1857 e gestì l’ingresso di Garibaldi nella capitale del Regno delle Due Sicilie.

Nel 1931 Oriolo raggiunse i 5.000 abitanti, diventando il centro più popoloso dell’Alto Ionio, prima di subire un forte spopolamento nel corso del Novecento.

Il Castello di Oriolo

Evidentemente, il simbolo più riconoscibile del borgo è il Castello di Oriolo, eretto dalla famiglia Sanseverino e, ancora oggi, in grado di conservare intatta la struttura originaria: possiamo dunque scorgere le due torri di guardia e il mastio intorno a cui si sviluppa il corpo di fabbrica.

Il Castello ha richiesto recentemente un importante intervento di restaurazione che ha permesso di far ritornare la struttura agli antichi splendori e darne una piena funzionalità. Oggi il Castello è infatti visitabile ed è sede di eventi e di mostre presso le diverse sale che lo compongono. Tra quelle più utilizzate citiamo, in brevità, la Sala dei banchetti e quella delle udienze, così come il Salone delle bandiere. È inoltre possibile visitare gli ambienti militari e di servizio, così come la Camera da letto di Margherita Pignone del Carretto, con la cupola affrescata con un Trionfo di Apollo.

La Chiesa Madre di San Giorgio

Tra le altre attrazioni principali di Oriolo calabro non possiamo che citare anche la Chiesa Madre di San Giorgio, un edificio di origine normanna, altro simbolo del borgo medievale, risalente al ‘200, come attestato dalla presenza di due leoni monumentali che sono posti a guardia dell’ingresso centrale e che ripotano, come datazione, il 1264.

All’interno della Chiesa sono visibili numerose opere d’arte di particolare prestigio. Su tutte, costituisce un evidente richiamo la statua della Madonna con bambino, risalente al ‘400, così come l’altare in classico stile barocco. Sono presenti all’interno della struttura anche le reliquie di San Giorgio e San Francesco da Paola, oltre che alcune collezioni del ‘600 e del ‘800.

Tante attrazioni da non perdere

Tuttavia, la bellezza di Oriolo calabro non si limita certamente ai suoi monumenti principali, bensì alla gradevolezza diffusa che regala sorprese in ogni angolo di territorio.

Per esempio, trovano qui spazio diversi Musei da non perdere, come il Museo Diffuso delle Arti e dei Mestieri (MMUDAM), il Museo della Civiltà Contadina situato nel Palazzo Giannettasio, il Museo Civico – Casa della cultura, e ancora la Pinacoteca comunale, la Galleria Porta San Giacomo, la Casa delle Arti e delle Idee.

Merita sicuramente una visita anche il Polo Bibliotecario di Palazzo Tarsia-Toscano, un centro di studi e fonti preziose sull’intera Calabria. Al suo interno sono presenti diverse sezioni che consentiranno un approfondimento mirato su diversi aspetti della storia e della cultura della regione.

Gli eventi e il folklore

Per tutti i visitatori che desiderano recarsi qui, ricordiamo anche la possibilità di partecipare ad alcuni eventi di richiamo regionale. In particolare, per gli appassionati delle stagioni teatrali c’è un folto calendario al Teatro Valle mentre, in estate, non mancheranno le opportunità di intrattenimento al Teatro La Portella.

Ricordiamo inoltre la presenza delle feste religiose dedicate ai due santi locali, San Giorgio e San Francesco di Paola, nel cui borgo – come abbiamo già ricordato – sono conservate alcune reliquie.

Infine, per gli amanti dei buoni sapori, ricordiamo che trovano qui casa alcuni prodotti a marchio di denominazione di origine comunale, come il Capretto da latte, i Taralli al finocchietto e l’Olio extravergine di oliva.

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