Ci avviciniamo alla fine dei campionati, anche in Serie D, e per questo i tifosi guardano con un occhio anche agli altri gironi. I motivi? La graduatoria per eventuali ripescaggi. Il regolamento parla chiaro: in caso di non iscrizione di qualche società che ha diritto al prossimo campionato di Serie C, precedenza va ad eventuali squadre Under 23 italiane, poi alla prima in graduatoria della D e poi alla prima in graduatoria tra le retrocesse dalla C. Ad oggi, com’è noto, l’Inter è pronta a ufficializzare il suo ingresso in terza serie in caso di forfait di qualche società. Al momento, al netto di alcune difficoltà palesate (soprattutto la Lucchese), la situazione è tutta da decifrare. Come già spiegato, le esclusioni di Turris e Taranto non contano, essendo comunque queste squadre retrocesse sul campo, qualora avessero concluso il torneo.
E la graduatoria della Serie D? Quella definitiva va stilata, ancora, e per farlo occorre attendere la disputa dei playoff. La vittoria agli spareggi promozione, infatti, consente di aumentare il proprio coefficiente, al quale aggiungere la media punti in campionato, quello della vittoria della Coppa Italia Serie D e quello dei giovani di valore. Ad oggi, in attesa dei playoff, è il Ravenna a guardare tutti dall’alto. Secondo, nel girone D, contava di battere la capolista Forlì per scappare al primo posto. Nulla da fare: a vincere, ieri, è stato il Forlì, andando a +5 sul Ravenna e mettendo un’ipoteca sulla vittoria del campionato.
Questo significa che il Ravenna, a meno di miracoli, rimarrà secondo e sarà costretto a vincere i playoff. Ad oggi è primo nella graduatoria della Serie D (avendo anche vinto la Coppa Italia Serie D), ma per mantenere la posizione anche nella graduatoria finale dovrà vincere i playoff del proprio girone, altrimenti rischierebbe di vanificare tutto.
E la Reggina…
Un motivo in più, per la Reggina, affinché vincere il campionato, fermo restando l’assunto che la squadra amaranto sia costretta a farlo a prescindere, alla luce della sua storia e del suo blasone. E fermo restando anche l’assunto che, in caso di mancata vittoria, si tratterebbe di un fallimento. Senza se e senza ma. Ieri Barillà ha salvato i suoi da una chiusura anticipata della stagione regolare, lasciando tutto aperto. Tuttavia la squadra è ancora seconda, a -4, al primo posto non c’è mai stata neanche per una giornata e sa bene che rincorrere è faticoso, come dimostrano anche queste ultime settimane.
In caso di miracolo, e quindi di sorpasso, non ci sarebbe da fare alcun calcolo: sarebbe promozione diretta. Ma in caso di secondo posto, e quindi di fallimento, occorrerebbe vincere i playoff e sperare che il Ravenna non faccia lo stesso. Se gli emiliani non dovessero fallire, infatti, saranno loro a occupare il primo posto nella graduatoria. Tutte ipotesi, comunque, al momento, anche perché servirebbe che non si iscriva più di una società, considerando che l’Inter ha già prenotato il proprio posto.