Spostamento del Seminario da Reggio a Catanzaro: “opportunismo politico e ipocrisia, c’è indignazione”

La nota stampa del Fondatore e Presidente I.N.A., Cav. Dott. Lorenzo Festicini, sullo spostamento del seminario da Reggio Calabria a Catanzaro

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“Assistiamo, con distacco e indignazione, all’opportunismo politico che si è scatenato in seguito allo spostamento del seminario da Reggio Calabria a Catanzaro. È inaccettabile che i protagonisti della politica, che dovrebbero assumersi la responsabilità delle loro azioni, scelgano di cavalcare le onde del populismo a danno di un’istituzione che celebra la dignità umana e il servizio al prossimo”. Comincia così la nota del Fondatore e Presidente I.N.A., Cav. Dott. Lorenzo Festicini.

“È tempo di smascherare l’ipocrisia di certi esponenti, che, invece di sostenere la Chiesa nel suo incessante impegno a colmare le lacune e voragini lasciate da politiche inefficaci, preferiscono sfruttare la situazione per il proprio vantaggio. La Chiesa non è soltanto un’istituzione religiosa; è un pilastro di supporto e speranza per quanti, privi di aiuti, si trovano in una condizione di assoluta necessità. La sua opera di assistenza è un testamento di valori che la politica dovrebbe imparare a tutelare e rispettare”, si legge ancora.

“La nostra integrità richiede di concentrarci sul nostro lavoro, grattando sotto la superficie delle parole vuote e dei bellicosi proclami. Come ammonisce la Scrittura: “Chi è fedele nelle cose piccole è fedele anche nelle cose grandi” (Luca 16:10). La fede e la coerenza in ogni azione sono il cimento che ogni uomo politico dovrebbe onorare, evitando di posare come paladino della verità per mere manovre opportuniste”.

“Invitiamo dunque a una riflessione seria e a un’assunzione di responsabilità, affinché le questioni di fede e giustizia sociale non diventino strumenti di manovra politica. La dignità dell’uomo, che la Chiesa si impegna a tutelare, merita rispetto e considerazione. Non strumentalizziamo per fini personali, ma pietosamente mettiamo al primo posto ciò che davvero conta: la verità e il bene comune”, si chiude la nota.

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