Squalificati Serie C: fermati Toscano e Faggiano nel Catania, stangata per Liotti dopo la manata

Il riepilogo degli squalificati in Serie C dopo l'ultima giornata del girone C: diversi fermati per Catania e Trapani

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Quattro giornate a Daniele Liotti. Stangata, ma prevedibile, per l’ex esterno della Reggina, da gennaio al Trapani dopo l’avventura all’Avellino. Il giocatore calabrese ha reagito con una manata al volto a un avversario, beccandosi il rosso e l’ira di Antonini, che ha deciso di multarlo e ha chiesto di metterlo fuori rosa. La squalifica arriva “per avere, al 12° minuto del primo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, in quanto, con il pallone non in gioco, lo colpiva dapprima con uno schiaffo sul collo e poi, con particolare forza e violenza con uno schiaffo al volto senza conseguenze”. Per lui, al netto della decisione che prenderà il club nei suoi confronti, stagione quasi finita, a meno che i playoff non prolunghino l’annata dei granata.

Per il Trapani fermato anche l’allenatore in seconda Giovanni Micallo “per avere, al 50° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta non corretta in quanto abbandonava l’area tecnica e, avvicinatosi ad un tesserato avversario, gli strappava il pallone dalle mani così determinando la reazione del pubblico”.

Tre fermati per il Catania

Sono tre i fermati in casa Catania, tra cui il DS Faggiano (inibito) e mister Toscano. Stop fino all’1 aprile per Faggiano “per avere, tra il primo e secondo tempo, mentre le squadre rientravano negli spogliatoi, tenuto un comportamento non corretto in quanto, nonostante non fosse inserito in distinta, si avvicinava all’Arbitro e protestava ripetutamente nei suoi confronti per contestarne l’operato”. Toscano invece è stato fermato per un turno per recidività in ammonizione. Tra i calciatori, una giornata a Di Gennaro.

In casa ACR Messina, un turno a Dell’Aquila “per avere, al 49° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta non corretta nei confronti del tesserato avversario in quanto, lo provocava creando così un clima di tensione”.

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