ACR Messina, il 16 aprile si avvicina: che succede in caso di mancato pagamento? E Basile lancia un comitato

In casa ACR Messina è corsa contro il tempo sia dentro che fuori dal campo: due giornate al termine, una società inesistente e una scadenza importante

StrettoWeb

Non c’è altro modo per definirla se non “corsa contro il tempo”. Sul campo e anche fuori. La situazione dell’ACR Messina rimane appesa a un filo. Mancano due giornate al termine e la distanza dalla Casertana – che ieri non ha sfruttato il “bonus”, perdendo la gara che le avrebbe potuto permettere di andare a +10 sui biancoscudati, in riposo forzato – resta di -7. Ad oggi i playout si disputerebbero, con la doppia sfida, il ritorno in Campania e il vantaggio dei falchetti in caso di doppio pari dopo i 180 minuti. Insomma, il cammino rimane molto ripido, in salita, e le possibilità di una retrocessione restano alte.

Ma anche nel caso in cui il Messina dovesse disputarli, questi playout, e vincerli, facendo un vero e proprio miracolo, all’orizzonte c’è il secondo problema, quello più grave: la società. Che ad oggi non c’è. AAD ha truffato Basile inviando – in PDF e su Whatsapp, che già fa ridere così – una procura senza alcuna validità. E intanto l’imprenditore Borgosano si è tirato fuori, nessuno di concreto c’è all’orizzonte, mentre ieri mattina alcuni tifosi e appassionati hanno presentato il progetto della cooperativa per salvare il calcio in città; una sorta di azionariato popolare sicuramente affascinante ma anche non semplice.

Il sindaco, che sta continuando a muoversi – anche se con estremo ritardo e gravi responsabilità sulla vicenda – ha lanciato una sorta di comitato di emergenza. Il motivo? Far fronte al terzo problema, quello più imminente: la scadenza del 16 aprile. A due mesi da quella di febbraio, che ha prodotto il -4 in classifica per via dei mancati pagamenti federali, ne arriva un’altra. E’ praticamente certo che AAD non onorerà neanche questo impegno. E allora, appunto, è Basile a occuparsene in prima persona.

Il suo appello è rivolto a tutti coloro che sono interessati ad aderire a questo comitato per poter raccogliere gli oltre 300 mila euro necessari a saldare tutte le pendenze delle scadenze e quindi a scongiurare altri pericoli. L’appello è stato raccolto dall’imprenditore Francesco Barbera, che ha messo sul piatto una quota importante intanto per l’immediata risoluzione di questo problema. All’appello ha risposto anche Pietro Sciotto, il principale responsabile di questa storia assurda. Ovviamente, non è detto che questa soluzione riesca a sbrogliare l’intricata matassa, per questioni amministrative, burocratiche e anche di effettiva capacità economica, perché non è detto che si raccolga la cifra necessaria entro il 16.

Cosa succede alle squadre di Serie C che non onorano la scadenza del 16 aprile? Quando arriva la penalizzazione?

E cosa succede se anche la scadenza del 16 dovesse essere bucata? Il Messina andrà sicuramente incontro a un altro deferimento, ma la penalizzazione non si sconterebbe nel torneo in corso, pur essendo afflittiva. I motivi sono anche e soprattutto legati al tempo: il campionato termina il 26 aprile, tra due settimane e dieci giorni dopo la scadenza del 16. Non ci sarebbe la possibilità di ufficializzare un giudizio finale.

A spiegarlo è anche il giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda, sui social. “Se qualche società dovesse saltare la prossima scadenza di mercoledì 16, la sanzione NON sarà scontata in questa stagione bensì nella prossima. Lo dice il Codice di Giustizia Sportiva e lo spiega la logica: tra verifiche Covisoc, deferimento Procura e tre gradi di giudizio, con i playoff che partono il 4 maggio e i playout il 10, non ci sono i tempi tecnici per avere un giudizio finale. Logico che, se la penalizzazione inciderà sulla prossima classifica, l’importo della scadenza saltata dovrà essere saldato in tempo per iscriversi al prossimo campionato (il 30 aprile saranno definiti tempi e modalità)”.

Dunque, al Messina serve innanzitutto un miracolo sul campo. Raggiunto eventualmente quello, ne occorrerebbe poi un altro fuori, con l’alta possibilità – comunque – di un segno “meno” da scontare nel prossimo torneo. Ma forse, per i tifosi del Messina, questo è l’ultimo dei problemi.

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