“I due presunti esecutori dell‘omicidio di Vittorio Boiocchi si sarebbero nascosti dopo l’omicidio del capo Ultrà in Calabria. Il fatto emerge dall’inchiesta della Dda che ha ricostruito gli spostamenti dei due presunti esecutori materiali dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, il calabrese Pietro Andrea Simoncini, suocero di Marco Ferdico, e Daniel D’Alessandro, nato a Monza ma di origine calabrese. Le loro strade, secondo quanto ricostruito analizzando le cellule, portano in provincia di Vibo Valentia, in particolare nella zona delle Preserre che raggruppa diversi comuni, tra cui Soriano Calabro, Gerocarne Sant’Angelo, Piscopio, Fabrizia, Dasà, Arena, Monsoreto, Filogaso. Zone in cui ebbero luogo alcune tra le più cruenti faide di ‘Ndrangheta iniziate negli anni ‘80, a partire dalla tristemente nota “faida dei boschi”. Proprio in quei luoghi – come ricostruito da Klaus Davi – in particolare a Mongiana, in provincia di Vibo Valentia, nel mese di novembre del 2020 è stato catturato il boss Domenico Bellocco chiamato “Mico u curtu” o “Mico i Mario”, latitante dal novembre 2019 perché era riuscito a sfuggire al blitz dell’inchiesta ‘Magma'”. Lo afferma in una nota Klaus Davi.
“Non si può escludere che la rete di protezione sia la stessa – scrive Klaus Davi – che ritiene poco credibile le dichiarazioni di Andrea Beretta secondo cui Marco Ferdico avrebbe “assoldato” i due killer come si acquista un prodotto in farmacia. Non esiste che un Ferdico qualunque prenoti due sicari dalle zone del vibonese senza specifiche autorizzazioni delle ‘Ndrine del posto”. Il giornalista preannuncia un nuovo viaggio nei prossimi giorni nelle Preserre proprio per incontrare alcuni esponenti della criminalità locale come ha fatto già in passato nelle zone di Piscopio, Filadelfia, Sant’Onofrio, Limbadi, Maierato, Nicotera”.