Coronavirus, imprenditori sul lastrico. Il sindaco di Messina: “Siamo in una repubblica delle banane”

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Solidarietà del sindaco di Messina agli imprenditori in ginocchio: “chiederemo un sostegno concreto”

Ho finito in questo momento di sentire il pianto di alcuni imprenditori che sono sul lastrico. E mi hanno posto la questione riguardante gli aiuti che noi stiamo dando per il pagamento degli affitti dell’abitazione principale. Io non posso fare la stessa misura per le attività commerciali perché si sconfinerebbe negli aiuti di Stato. Faremo gli opportuni approfondimenti”- lo ha detto il sindaco di Messina un video su facebook. “È ovvio– ha detto De Lucache è una vergogna che soltanto i locali di categoria C, cioè i locali commerciali, possano usufruire solo per il periodo di marzo, del cosiddetto credito di imposta e non avere una generalizzata sospensione dei pagamenti. È logico che in questo momento un imprenditore che non ha entrate, che ha cambiali, che non riesce non riesce a sfamare la propria famiglia, con quella che è la mannaia dell’affitto dell’attività, si trova in una grande disperazione”. De Luca si rivolge agli imprenditori, che sono i nuovi poveri del coronavirus: “Il Governo ha pensato di risolvere tutti i problemi di voi imprenditori che avete una attività in locazione, consentendo di compensare il 60% del valore della locazione con le imposte che si devono pagare nei successivi mesi. Ma se voi non avete neanche i soldi per pagare le imposte, che caspita dovete compensare? Ma non era più facile sospendere in termini definitivi e quindi pagare direttamente gli affitti ai proprietari e liberare i conduttori per questi due-tre mesi, così come in questo momento stiamo facendo noi per quanto riguarda l’affitto delle abitazioni principali? Fino a giugno sono sospese le azioni esecutive, perché il Governo ha previsto solo questo. Non vi possono buttare fuori, ma a luglio sì. Ora prepareremo un documento, dove, tra le altre misure, noi chiederemo un sostegno concreto, senza chiacchiere, senza questa visione dell’elemosina. Il territorio non vuole l’elemosina, vuole atti di buonsenso. Al posto di dare 600-800 euro a un piccolo commerciante, ci voglio azioni concrete: paga tu, Stato, direttamente l’affitto e le bollette. Il sindaco nella consueta diretta facebook di stasera discuterà delle misure che rientrano nella strategia “io mi fido di te”.

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