Calabria, l’Ugl Scuola chiede al Ministro Azzolina interventi urgenti su D.A.D. e reclutamento docenti

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Per Ugl Scuola Calabria occorre un urgente confronto per regolamentare la didattica a distanza, che dal Decreto 8 aprile 2020 non è più facoltativa “ma appare resa obbligatoria”

“In questo periodo di grande emergenza sanitaria e di incertezza politica ed economica, il nostro Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in maniera unilaterale, dopo aver bloccato, sempre in maniera unilaterale, il rinnovo delle graduatorie di istituto, decide di bandire ugualmente i concorsi, senza confrontarsi con tutte le forze sociali, e soprattutto con le forze politiche”.

L’Ugl Scuola nelle persone del Segretario Nazionale Ornella Cuzzupi e del Dirigente Nazionale Antonio Cava, esprime a tal riguardo profonda preoccupazione, ritenendo si debba dare priorità e considerazione, a tante altre problematiche che riguardano il comparto scuola.

Occorre un urgente confronto per regolamentare la didattica a distanza, che dal Decreto 8 aprile 2020 non è più facoltativa “ma appare resa obbligatoria”, senza aver concertato linee guida di riferimento con i rappresentanti dei lavoratori, e per altro in assenza di alcun riferimento formativo e normativo che tuteli i docenti di ogni ordine e grado di istruzione.

Urge, inoltre, una revisione, nelle procedure di reclutamento del personale docente abilitato e non con 36 mesi di servizio, prevedendo una forma di sanatoria che favorisca l’assunzione di tali docenti attraverso una valutazione per titoli e servizi, nonché la stabilizzazione definitiva e quindi a tempo indeterminato dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria assunti con riserva, verso i quali è necessario identificare un canale di assorbimento, che possa essere di rimedio ad una stortura tutta italiana che non può ricadere su migliaia di lavoratori.

Questa soluzione andrebbe a sanare un enorme contenzioso e favorirebbe la copertura delle numerose cattedre ancora vacanti ed eviterebbe pericolosi assembramenti nel corso delle prove in presenza che secondo le direttive del governo centrale dovranno essere evitate ancora per molto tempo; ciò consentirebbe, quindi, una snella ripresa dell’anno scolastico 2020/2021″.

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