Coronavirus a Messina, le precisazioni dell’Asp: “Screening sierologici a tappeto su professionisti e soggetti maggiormente esposti al contagio”

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ASP Messina: “priorità ai lavoratori maggiormente esposti al contagio”

Facendo seguito a quanto comunicato ieri, l’Asp di Messina conferma che le misure di sanità pubblica volte ad interrompere le catene di contagio del virus SARS-Co V-2 prevedono l’esecuzione degli screening su una vasta fascia di categorie professionali.
Questa Azienda– si legge in una nota- ha già iniziato a programmare le attività per tutte le fasce previste e procederà dando priorità ai lavoratori maggiormente esposti al contagio quali gli operatori sanitari degli ospedali e dei servizi territoriali anche convenzionati, i soggetti fragili e anziani e quelli impiegati nei servizi pubblici essenziali; tali attività saranno svolte in ogni distretto della provincia per tutti i soggetti destinatari, non appena saranno completate le procedure ed i protocolli organizzativi da parte dell’Assessorato Regionale della Salute”.

L’obiettivo è quello di effettuare quanti più tamponi o test sierologici possibile nel periodo che precede la fase 2 e, quindi la ripresa delle attività professionali in forma più libera. Intanto, su impulso del Consigliere delegato del COA di Messina, Avv. Maria Isabella Celeste, immediatamente recepito dall’Avv. Giancarlo Niutta Direttore dell’Avvocatura interna dell’ASP di Messina e delegato dal Direttore Generale, Dott. Paolo La Paglia, si è concordato di procedere in sinergia con l’Ordine degli Avvocati di Messina, nella persona del Presidente, Avv. Domenico Santoro, nonché con il Presidente della Corte di Appello di Messina Dott. Michele Galluccio e con il Procuratore Generale presso la Corte di Appello Dott. Vincenzo Barbaro all’effettuazione dei tamponi a tutti gli addetti ai lavori che frequentano gli Uffici Giudiziari per motivi professionali, compreso il personale di cancelleria.

Sono in fase di determinazione le modalità di esecuzione dei test, secondo un percorso dedicato, presso l’autoemoteca che si trova all’interno dell’ex Ospedale Margherita, attraverso la predisposizione di un apposito calendario a cura dei rispettivi destinatari del servizio; successivamente si estenderanno le attività di screening alle altre sedi giudiziarie del distretto.

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