L’Italia si è persa nel disastro del Coronavirus. Ma gli Italiani no

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L’italia si è persa, ma gli italiani no. L’editoriale di StrettoWeb

L’Italia si è persa.

L’Italia si è persa quando la responsabilità politica avrebbe richiesto di mettere in atto un piano anti-epidemico all’inizio dell’emergenza e invece si prendeva tempo o addirittura si tranquillizzava sulla possibilità che l’Italia venisse colpita dall’epidemia;

quando avrebbe dovuto chiudere le zone del bergamasco in cui la situazione stava chiaramente degenerando, ma ha vinto l’industria sulla salute;

quando la sanità ha mostrato tutte le sue criticità e i danni creati dai tagli patiti per anni;

quando è stato annunciato e prorogato il lockdown, assicurando immediati aiuti a famiglie e imprese che non sono per nulla immediati e affatto risolutivi;

quando non è stata in grado di provvedere agli approvvigionamenti sanitari in modo tempestivo;

quando ha schierato droni, esercito e forze di terra e di mare in una Pasqua vissuta con responsabilità e tristezza dagli italiani;

quando le conferenze stampa istituzionali sono diventate attacchi politici;

quando sceglie di creare un numero imbarazzante di task force e comitati con funzioni consultive, invece di un unico organismo che racchiuda tutte le competenze necessarie per fare sintesi;

quando prende tempo per giungere alla fase 2 di parziale riapertura senza programmi certi e chiari, non garantendo il tempo necessario ai cittadini per riorganizzare le proprie vite;

quando Regioni e Comuni vanno in ordine sparso, quando le disposizioni si sovrappongono, si smentiscono e confondono;

quando parlano tutti e tutti si contraddicono, dalla scienza alla politica;

quando ha sacrificato i suoi nonni, gli stessi nonni che hanno costruito l’Italia che conosciamo;

quando le contrapposizioni diventano sempre più evidenti, all’interno del Governo, tra Governo e opposizione, tra Regioni e Stato, tra Regioni e Comuni, tutti contro tutti.

L’Italia si è persa….

Ma quale Italia?

Si è persa l’Italia della politica, si è perso il concetto della responsabilità politica e di responsabilità istituzionale, che dovrebbe essere guida, con fermezza e con decisione, che dovrebbe dare soluzioni, e dare una visione del futuro. Si è persa la democrazia, la coesione e la guida.

Ma gli Italiani….gli Italiani, malgrado tutto, non si sono persi, hanno seguito le regole, hanno creduto e si sono fidati, hanno compreso la necessità di proteggere le fragilità, l’importanza della solidarietà e hanno lavorato con impegno e dedizione nei settori più a rischio. Sono stati gli Italiani e i loro comportamenti le armi contro il nemico.

Ma adesso rischiamo che si smarriscano anche gli Italiani, che hanno sofferto, che hanno visto e vissuto il dolore e che non scorgono possibilità di ripresa; che hanno sempre protetto i loro nonni e le loro famiglie, che non sono stati protetti dalle Istituzioni, che hanno combattuto questa battaglia tutti insieme da Nord a Sud e che non vogliono che questa unione divenga separazione. Si perderà la fiducia e la forza se si continua a trascorrere questo tempo senza scelte, senza soluzioni e senza visione

Gli Italiani dignitosi e coraggiosi meritano La Politica, quella seria, integerrima e di servizio, che si assuma la propria responsabilità, che non si nasconda dietro l’emergenza sanitaria, perché eticamente inattacabile, per sollevarsi da colpe e sbagli, o dietro le innumerevoli task force per non scegliere e decidere. Oggi non cresce esponenzialmente la curva epidemica, ma cresce esponenzialmente la fragilità economica e psicologica. E non troviamo soluzione.

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