Coronavirus, un padre calabrese scrive a Jole Santelli: “nostri figli bloccati da mesi in camere da 10mq senza lavoro e senza affetti, pensi a farli tornare in sicurezza”

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Coronavirus, lo sfogo di un lettore affezionato di StrettoWeb alla presidente della Regione Calabria

Di seguito pubblichiamo la lettera di un lettore di StrettoWeb indirizzata alla presidente Santelli. Ecco il testo: “Gentile Presidente Santelli, ho letto dagli organi di stampa della polemica innescata nei confronti del Presidente del Consiglio Conte, per l’inserimento nell’ultimo DPCM della possibilità di potersi spostare, in ambito nazionale, per chi deve raggiungere il proprio domicilio o residenza posta in altra regione. 

Le vorrei chiarire quanto segue:

Il sottoscritto cittadino calabrese, rappresenta uno dei tanti genitori di  ragazzi che per studio o lavoro, si trovano a Milano o in altre città del nord, alla ricerca di un futuro che questa nostra amata regione, o meglio questa nostra classe politica, non è più in grado di garantire. 

Questi ragazzi, si trovano bloccati oramai da mesi senza lavoro, senza università e senza famiglia, spesso in camere di poco più di 10 metri quadrati, che pagano con i soldi dei genitori, perché hanno scelto di rispettare le regole, sottoponendo queste ultime ad enormi sacrifici economici  in attesa di poter riprendere le attività per le quali hanno affrontato questo trasferimento, fatto sicuramente non per vacanza né, tanto meno, a cuor leggero. 

Lasciare i propri affetti e la propria terra, caro Presidente, non è mai facile né auspicabile ed è compito appunto delle istituzioni impegnarsi affinché ciò non accada. 

La prego, pertanto, di non strumentalizzare a fini politici la già difficile situazione che numerose famiglie del sud stanno vivendo sapendo che i loro cari, spesso ragazzi di giovanissima età, debbano ancora vivere da soli, senza alcun motivo, lontano dai proprie affetti in questo momento di grave crisi sanitaria. 

Se vuole fare qualcosa di utile si adoperi affinché gli stessi, suoi concittadini, possano rientrare in totale sicurezza , per loro e per gli altri, presso le abitazioni di loro residenza e nell’ambito dei propri nuclei familiari già provati da mesi di preoccupazioni e disagi, nel rispetto della legge e delle norme sanitarie attualmente in vigore. 

Un lettore affezionato”.

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