Messina, caso di Coronavirus all’Ortopedico di Ganzirri: le precisazioni del direttore sanitario

StrettoWeb

Il direttore sanitario della struttura ospedaliera scrive al sindaco di Messina

Riceviamo e riportiamo di seguito la lettera indirizzata al sindaco a firma del direttore sanitario dello Iomi “Franco Scalabrino” di Ganzirri, in merito alla positività al Covid di una paziente ricoverata nella struttura sanitaria e all’interrogazione del consigliere comunale di LiberaMe Nello Pergolizzi:
“Egregio Sindaco,
Apprendiamo dal sito StrettoWeb dell’ interrogazione fatta dal consigliere comunale Pergolizzi in merito alla positività da Covid 19 di una paziente ricoverata presso la nostra struttura, l’Istituto Ortopedico di Ganzirri. Ci teniamo a smentire il Sig. Pergolizzi perchè le dichiarazioni fatte dimostrano scarsa competenza e lo
invitiamo ad un maggiore approfondimento dei fatti prima di diffondere false notizie e procurato allarme.
Precisiamo di avere ricevuto in data 28 aprile 2020 alle ore 16:30 l’esito di un tampone positivo effettuato in data 11 aprile (presso una casa di riposo) di una paziente trasferita dal Pronto Soccorso Irccs Centro Neurolesi A.O. Piemonte nella nostra struttura in data 13 aprile con tampone negativo (eseguito e refertato lo stesso giorno).
Immediatamente abbiamo contattato l’Autorità Competente (il Commissario Covid dell’Asp) ed eseguito in urgenza un ulteriore tampone naso faringeo alle ore 17h ed attivato la consulenza del nostro infettivologo che confermava le condizioni stabili ed asintomatiche della paziente.
L’esito positivo, arrivato in tarda serata, ci ha permesso di isolare immediatamente, alle ore 23h, la paziente in un piano dedicato grazie alla collaborazione del Team Specializzato del Covid Center della Cappellani (Casa di Cura appartenente allo stesso gruppo societario dell’Ortopedico di Ganzirri) composto dal Primario di Anestesia, un infermiere ed un ausiliario, garantendo in tempi rapidi la corretta presa in carico della paziente.
Il 29 aprile alle ore 17 circa il Commissario Asp, il dott. Crisicelli, ci autorizza il trasferimento con ambulanza
dedicata presso il Covid Center della Cappellani. Puntualizziamo che la signora per l’intera degenza è stata ricoverata in stanza singola non venendo a contatto con altri degenti. Inoltre i trasferimenti presso la nostra struttura avvengo solo in presenza di tampone negativo. Voglio precisare che a tutto il personale vengono garantiti i corretti DPI come da indicazioni ministeriali e mai da inizio emergenza sono stati lasciati senza. Viene inoltre incentivato il corretto e frequente uso di gel igienizzante sopratutto dopo contatti ravvicinati con i pazienti.
Aggiungo inoltre che la Struttura, accreditata ed autorizzata per 209 p.l., nell’ambito del potenziamento della rete
ospedaliera per fronteggiare l’emergenza Covid ha dato la disponibilità come struttura No-Covid garantendo i
trasferimenti per casistica operatoria ed internistica proveniente dalle Aziende Ospedaliere.
Attualmente in Casa di Cura sono ricoverati 27 pazienti a fronte di oltre 250 dipendenti in servizio.
A tale proposito il 29 aprile dopo autorizzazione dell’Asp è stato immediatamente sottoposto a tampone l’intero personale, ed il Dott Crisicelli ha assicurato che farà pervenire in tempi brevi i risultati. Riteniamo che da sabato 2 maggio potremmo avere i primi esiti sulla totalità dei pazienti ricoverati e sulla metà del personale. In qualità di Direttore Sanitario ho sempre assicurato la mia presenza in struttura sin da inizio emergenza Covid (dai primi di marzo) e negli ultimi 3 giorni ho coordinato personalmente con una presenza h24 insieme ai miei collaboratori la gestione della paziente positiva al Covid. Stupisce che il Sig. Pergolizzi si ponga il problema della prosecuzione dell’attività lavorativa del personale asintomatico venuto a contatto con pazienti Covid. Evidentemente non avrà letto con attenzione gli ultimi Dpcm dove viene fatto obbligo al personale sanitario asintomatico venuto a contatto con pazienti Covid di continuare la propria attività lavorativa. Se non fosse cosi chi sarebbe rimasto a curare i pazienti in Lombardia, in Veneto o in Emilia Romagna?
Certa di essere stata puntuale sull’accaduto sarà mia cura aggiornarLa sull’esito dei tamponi.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Un cordiale saluto”.

Il direttore sanitario

Rosanna Casella

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