Coronavirus, parla l’esperto: “per convivere col virus serve senso di responsabilità”

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Coronavirus, Galli: “quelli come me finiranno un giorno per essere odiati perché, ricordiamo, l’emergenza non è affatto finita”

“Quelli come me finiranno un giorno per essere odiati perché, ricordiamo, l’emergenza coronavirus non è affatto finita”. E’ quanto ha affermato il primario di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, a SkyTg24. “Si sta cominciando a vedere la luce –prosegue– grazie ai provvedimenti e al fatto che tutti fossero in casa. Ma, ha aggiunto Galli, “tutti fuori senza tutte le debite protezioni vuol dire cercarsi guai: è una bellissima giornata, tutti non ne possiamo più di stare in casa da così tanto tempo” ma “francamente le precauzioni ci vogliono”, sottolinea Galli.

“Dobbiamo riuscire a convivere con questa realtà –aggiunge- altrimenti rimaniamo bloccati in una situazione economicamente disastrosa e per farlo serve una cultura della responsabilità individuale, che diventa poi collettiva”. Galli spiega che “se non si è più che attenti e dopo la riapertura si deve richiudere sarebbe il disastro: mi auguro francamene di no, ma il dato di fatto è che ci vuole veramente attenzione e la partecipazione di tutti”. “Stiamo cercando di riaprire la nostra società alle attività che ha sempre fatto – ha concluso – ma dobbiamo sapere che questa riapertura deve essere consapevole e intelligente, non andiamo a cercarci altri guai”.

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