Coronavirus, deputato grillino scatena il caos per un audio bufala su Whatsapp: adesso rischia una denuncia penale
Ha ricevuto per inoltro da un gruppo di amici degli amici uno dei tanti audio-bufala che circolano su Whatsapp alimentando il panico da pandemia: nell’audio un sedicente operatore del 118, ovviamente anonimo, denunciava un grande complotto della Regione Calabria per non processare i tamponi e falsare i dati. E allora il deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Francesco Sapia, al Governo da due anni ma sconosciuto fino ad oggi, ha divulgato una nota pubblica denunciando il grande scandalo, un “fatto gravissimo, che metterebbe a rischio la popolazione residente in Calabria e dovrebbe obbligare a rivedere le misure di contenimento adottate“. Del tipo, barrichiamoci tutti in casa di nuovo per un audio fake di whatsapp.
E’ più o meno così che stanno governando l’Italia, e il deputato grillino allarma la Calabria trasformando la bufala di Whatsapp in un “circostanziato audio di un operatore del 118“, senza specificare chi sia questo operatore e in base a quali fatti lancia accuse così gravi. Sapia (nella foto a destra) ha detto di aver “investito del caso “anche il presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro della Salute e i prefetti delle cinque province calabresi, chiedendo gli interventi di competenza“, perchè le massime autorità dello Stato non c’avranno altro da fare che rincorrere agli audio anonimi di whatsapp, e poi ha chiesto al governatore della Calabria Jole Santelli di “chiarire ai calabresi come stanno a riguardo le cose. Deve farlo subito e pubblicamente, senza tergiversare“.
E la Regione ha risposto, dopo poche ore, con un comunicato ufficiale del Dipartimento “Tutela della salute”: “abbiamo già provveduto ad informare le competenti autorità giudiziarie al fine di valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato, anche rispetto al procurato allarme“.
La Regione, infatti, stigmatizza l’audio-messaggio diffuso in data odierna: “si tratta di notizie false e tendenziose, manifestamente infondate e tese a denigrare l’immagine di una regione che, invece, ha risposto brillantemente all’emergenza coronavirus. In realtà, ad oggi sono circa 1.500 in tutta la Regione i tamponi in corso di lavorazione, così ripartiti: 500 circa presso il Pugliese, 500 all’ASP di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale Operativa del 118 dell’ASP di Cosenza. Tutti i campioni risultano custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4°C. Si evidenzia, altresì, che i laboratori di microbiologia accreditati dalla Regione stanno processando quotidianamente circa 1.300 tamponi, con una media di 10.000 a settimana. Finora risultano processati oltre 45.000 tamponi. L’importante numero di rientri dalle altre Regioni, avvenuti nella scorsa settimana, ha comportato un impegno ulteriore dei laboratori che riusciranno a garantire, comunque, il rispetto dei tempi previsti dalla circolare ministeriale del 22.1.2020“.
La Regione, infatti, ha allestito laboratori mobili in autostrada, nelle stazioni e all’Aeroporto di Lamezia Terme testando migliaia di fuori sede rientrati dal Nord: fino al momento (dato aggiornato a ieri mattina) sono stati processati ben 2.133 tamponi di persone rientrate, e di questi soltanto 2 sono risultati positivi. In base ai dati ufficiali pubblicati dalla protezione civile, la Calabria è la Regione con le migliori performance per il numero di tamponi realizzati e l’efficacia del contenimento della pandemia: in Calabria, infatti, sono stati sottoposte a tampone 40 persone per ogni positivo, mentre in Puglia e in Toscana sono appena 13, in Campania 12, in Trentino Alto Adige 8, in Emilia Romagna e in Piemonte 5, in Lombardia addirittura 3,5. E la media italiana è di 7,7 persone sottoposte a test per ogni positivo.
Se la Calabria non ha visto il dilagare della pandemia, è proprio grazie al lavoro di tutte le autorità sanitarie locali, coordinate della Regione con l’impegno dei Prefetti e delle ASP. Mentre qualche idiota continua a giocare con le fake news su whatsapp a cui credono solo gli allocchi. E qualche parlamentare a cinque stelle.