Fase 2: in Sicilia istruite 35 mila pratiche di cassa integrazione in deroga, 21 mila già approvate

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In Sicilia le pratiche di cassa integrazione in deroga istruite dalla Regione sono 35 mila, di cui 21mila già approvate con decreto e, quindi, inviate all’Inps che ne ha autorizzate 14mila

In Sicilia le pratiche di cassa integrazione in deroga istruite dalla Regione sono 35 mila, di cui 21mila già approvate con decreto e, quindi, inviate all’Inps che ne ha autorizzate 14mila, in linea con la media delle altre Regioni. Circa 4mila pratiche sono state dichiarate non ammissibili e le restanti 13mila saranno istruite entro la prossima settimana. A renderlo noto è il Cobas/Codir dopo l’audizione di questa mattina in Commissione Lavoro dell’Ars del dirigente generale del Dipartimento Giovanni Bologna. Il dirigente ha difeso “l’efficienza delle scelte operative fatte dall’amministrazione regionale per la gestione informatica della vicenda” e evidenziato come “gli strumenti contrattuali vigenti consentono il meccanismo di incentivi per lo svolgimento di attività fuori l’orario di lavoro che vanno remunerate, come possibile in questo caso, con l’utilizzo delle risorse già disponibili per la remunerazione del salario accessorio, quindi senza alcun ulteriore costo”. 

Il sindacato, durante l’audizione in Commissione, ha ribadito di non aver partecipato alla riunione del 4 maggio “da cui sono scaturite le polemiche su un ipotetico accordo dei 10 euro” e che “nessun dipendente ha mai chiesto 10 euro per lo svolgimento di attività durante l’orario di lavoro“. Il Cobas/Codir ha anche sostenuto “la necessità di procedere immediatamente alla riclassificazione dei lavoratori regionali e di un protocollo d’intesa o di una contrattazione integrativa, tra governo e sindacati, sul lavoro agile di tutti i lavoratori che gravitano nel mondo della Regione“. Il presidente della V Commissione Luca Sammartino si è impegnato a convocare il governo per chiedere un report sullo stato dei lavori per la riclassificazione di tutto il personale regionale. Ieri, il sindacato aveva chiesto all’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone “di conoscere il contesto nell’ambito del quale è nata la scelta di rivolgersi a una società esterna (la stessa del Click Day del governo Crocetta) per la gestione informatica della cassa integrazione”.

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