Antonino Minicuci e Antonio Eroi, da Genova con furore: così Salvini vuole governare Reggio Calabria

StrettoWeb

Per le elzioni comunali di Reggio Calabria La Lega insiste su Antonino Minicuci, mentre Antonio Eroi potrebbe essere il futuro Capo di Gabinetto del nuovo Sindaco leghista a Palazzo San Giorgio. Entrambi arrivano da Genova, ma la coalizione potrebbe spaccarsi perchè gli altri alleati la considerano una scelta perdente

Ho quest’idea, il Sindaco di Reggio a Settembre sarà di Reggio“: così, con tono sfottente come se fosse una cosa strana (sempre, nella storia, il Sindaco della città è stato reggino), Salvini rispondeva alle domande dei giornalisti in uno dei suoi ultimi incontri reggini. Adesso, però, ha scelto il candidato della Lega in Antonino Minicuci, che non solo non è di Reggio, ma in città gode di scarsissima notorietà.

Quando Salvini sfotteva: “ho quest’idea, che il Sindaco di Reggio sarà di Reggio”. Il video virale sui social [VIDEO]

Nato a Melito di Porto Salvo 66 anni fa, è cresciuto e ha studiato nel centro jonico fino alla maturità classica con cui si è diplomato al Familiari. Poi ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Salerno nel 1977 e ha subito iniziato a lavorare come archivista, scrivano e dattilografo al Comune di Melito Porto Salvo, dove nel 1978 è stato incaricato delle funzioni di vice segretario vicario e ha iniziato la lunga carriera nelle segreterie degli enti locali di tutt’Italia. Intanto nel 1998 ha ottenuto un’altra laurea in Scienze Politiche all’Università di Camerino. Ha lavorato a Reggio per la prima volta soltanto nel 2011 quando Peppe Raffa lo ha voluto alla Provincia come segretario generale dell’Ente. Ha continuato a svolgere l’incarico nella neonata Città Metropolitana guidata da Falcomatà fino al 2017, poi dal 1° Luglio 2018 è stato nominato segretario generale del comune di Genova, braccio destro del sindaco Marco Bucci a cui ogni mattina insegnava un proverbio calabrese, rivelandosi uomo chiave della ricostruzione del ponte Morandi.

Ad indicarlo a Salvini come uomo di grandi competenze sarebbe stato il governatore ligure Giovanni Toti. Sia a Reggio che a Genova, un po’ tutti coloro che hanno avuto la possibilità di lavorare con lui ne parlano in modo egregio. Dopotutto è un tecnico, non un politico. Non ha mai lavorato per raccogliere consensi elettorali, al contrario sono stati i politici a poter contare sul suo lavoro per risolvere i problemi. Il leader della Lega l’ha incontrato, ci ha parlato e se ne è innamorato. Politicamente, si intende. Al punto da non voler sentire ragioni rispetto alle resistenze che arrivano dal territorio, dove gli alleati e i gruppi civici che da tempo lavorano a un progetto politico alternativo a Falcomatà, temono di non riuscire a far breccia con Minicuci nel cuore dei reggini vista la sua scarsa popolarità in città e il fardello di un metodo non certo inclusivo, con un uomo poco noto e scelto dall’alto dal leader della Lega Nord e di fatto imposto alla città. La durata della campagna elettorale, ridottissima, è un grande ostacolo per una figura di questo profilo che con più tempo a disposizione avrebbe anche potuto raccogliere maggiori consensi, ma viste le strettezze si preferirebbe andare sul sicuro con un candidato già noto e popolare tra i reggini.

Ad affiancare Antonino Minicuci a Palazzo San Giorgio, nelle idee della Lega, ci sarebbe Antonio Eroi, che è stato Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria sempre nella legislatura di Raffa a partire dal 2011, in quota Forza Italia. Poi Eroi ha seguito Minicuci a Genova dove ha vinto un concorso pubblico come funzionaro di polizia municipale dello stesso Comune, dov’è stato assunto a tempo pieno ed indeterminato. Adesso Eroi è di nuovo proiettato a Reggio e sarebbe il nuovo Capo di Gabinetto del Sindaco qualora Minicuci riuscisse a vincere le elezioni. E’ questo il pacchetto-completo della Lega di Salvini per Reggio Calabria.

Un “pacchetto” che non convince gran parte della coalizione di centrodestra, sempre più vicina a una clamorosa spaccatura in vista delle prossime elezioni comunali in programma per 20 e 21 settembre. Il disperato appello odierno di Tilde Minasi è la fotografia più chiara di una situazione delicatissima, pronta ad esplodere. Tra meno di un mese bisognerà presentare liste e candidati, e siamo convinti che ne vedremo delle belle. Già nella settimana entrante, che potrebbe rivelarsi quella decisiva per gli assetti di un centrodestra che rischia di andare in frantumi.

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